La riqualificazione dei sentieri è in stand-by 

Altopiano della Vigolana, si deve attendere la primavera per presentare la domanda di finanziamento


di Maddalena Di Tolla Deflorian


ALTOPIANO DELLA VIGOLANA . Sul turismo da rilanciare in Vigolana si parla e discute da anni. Accanto al costoso progetto della pista ciclabile, che dovrebbe collegare l’altopiano con la Valsugana e con gli altopiani cimbri, c’è quello, meno complesso, della riqualificazione della rete sentieristica boschiva.

A metà dicembre scadeva il termine di consegna del progetto preliminare di riqualificazione, affidato dalla giunta comunale l’11 ottobre all’ingegner Carmelo Anderle. L’idea del nuovo progetto è che quei percorsi oggi abbiano una valenza turistica importante e da rilanciare, ad anni di distanza dal lancio del tracciato dei Sessanta chilometri della Vigolana. Sarà poi cura del Consorzio turistico valorizzare e promuovere i nuovi percorsi, anche ristampandone le cartine, con adattamenti alla nuova fruizione anche di mappe e materiali informativi tramite app e web-servizi, con nuove simbologie ad esempio. Il progetto prevede anche di potenziare migliorandoli i tracciati adatti ai disabili e agli appassionati di ciclismo che viaggiano con le ormai diffuse handy-bike. Per questo aspetto dunque sono stati coinvolti anche i volontari delle associazioni che seguono il ciclismo e il para-ciclismo sul territorio, individuando tratti interessanti dove servono tutto sommato interventi contenuti, ad esempio rimuovendo o riducendo barriere come i cancelli pesanti sugli alpeggi e tratte con un fondo sconnesso e pericoloso.

L’incarico per il progetto preliminare costerà alle casse comunali 1.725 euro. Anderle aveva a suo tempo già progettato la prima rete di sentieri, per questo gli era stato affidato direttamente l’incarico per snellire i tempi, nella speranza di ricevere i fondi del Psr 2014-2020. In effetti c’era una stranezza nella prima delibera: i soli 5 giorni previsti per consegnare il progetto. Era quella una difficile rincorsa ai fondi del Psr, che avevano come data di consegna delle richieste il 18 ottobre 2017. La corsa poi si era arenata contro il problema che alcune particelle interessate dai percorsi oggi sono private. Serviva più tempo dunque per acquisire il consenso dei proprietari. Di conseguenza, verificato che nella primavera del 2018 si riaprono i termini per presentare altre domande di finanziamento sempre sul Psr (piano di sviluppo rurale), la giunta provinciale ha approvato in data 25 ottobre una seconda delibera, ha allungato il termine della consegna a 60 giorni dal primo affidamento. I 60 giorni scaduti a metà dicembre. A breve si deciderà come e se proseguire l’iter, alla ricerca dei fondi del Psr.













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