Il problema 

La guardia medica è invocata dalla gente

LEVICO TERME. Molti residenti di Levico, e di alcuni paesi limitrofi, chiedono a gran voce il ripristino della postazione di continuità assistenziale (ex guardia medica) soppressa nel 2017. Una...


Beppe Castro


LEVICO TERME. Molti residenti di Levico, e di alcuni paesi limitrofi, chiedono a gran voce il ripristino della postazione di continuità assistenziale (ex guardia medica) soppressa nel 2017. Una chiusura che ha provocato turbamento e sconcerto che in caso di necessità, si affidavano alla professionalità dei medici che a turno garantivano anche a domicilio l’importante servizio. Oggi invece, dopo la soppressione, si è costretti ad andare a Pergine o ad aspettare l’apertura degli ambulatori di pediatri e medico di famiglia. «Ho letto che la chiusura è dovuta alla esigenza di risparmiare denaro pubblico - sottolinea Elisa Libardoni prima di varcare la soglia del poliambulatorio di Levico - ma quello che conta adesso è garantire un servizio utile a tutti, soprattutto ai nostri figli. Dalla chiusura della guardia medica ci troviamo alle prese con enormi disagi che riguardano anche i nostri genitori che richiedono un’assistenza medica più frequente e che poi sono costretti a recarsi negli ospedali vicini con lunghe attese al pronto soccorso. Chiediamo un’assunzione di responsabilità da parte delle autorità competenti in materia».

Lo scorso settembre in consiglio comunale fu presentata una mozione del M5S, ma l’amministrazione dell’ex sindaco Sartori astenendosi non consentì l’accoglimento dell’istanza. I civici di Impegno per Levico e i 5 Stelle si erano opposti alla decisione dell'allora governo provinciale di centrosinistra che aveva chiuso la guardia medica.













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