soci del consorzio di canale in assemblea 

Il nuovo impianto a goccia al Cmf costerà 242 mila euro

PERGINE . Anche il Cmf Canale in assemblea dopo quelli di Susà e Costasavina-Roncogno e così i coltivatori - proprietari dei terreni del conoide della Marzola hanno completato le formalità di fine...



PERGINE . Anche il Cmf Canale in assemblea dopo quelli di Susà e Costasavina-Roncogno e così i coltivatori - proprietari dei terreni del conoide della Marzola hanno completato le formalità di fine anno circa i bilanci consuntivi e preventivi. E con l’occasione, anche a Canale, con esposizione del presidente Valerio Fontanari, si è parlato ampiamente del progetto del nuovo impianto irriguo che passa da “a gioggia”, ad “ala gocciolante”. E’ stato così confermato che a carico del Cmf Canale, ci sarà un costo di 242.000 euro. La somma comprende sia i lavori a carico del Consorzio Marzola (sul territorio di Canale) che quelli in carico specificatamente al Cmf Canale. Poi, ciascun proprietario di assumere il costo della rete dalla bocca d’utenza al proprio terreno e in più il costo dell’acqua irrigua.

Le cifre: costo del progetto 6.461.807 euro, spesa ammessa 5.346.000 euro, contributo provinciale di 4.525.520 euro. La palla passa ora in mano al Consorzio Marzola (presidente Mauro Bianchi, presente all’assemblea di Canale) che dovrà preoccuparsi di procedere con l’adeguamento di tutti i pozzi (occorre allestire l’attrezzatura che misuri la portata) e dividere il progetto in lotti che abbiano un importo inferiore al milione di euro. E’ anche stato detto che sono in corso trattative con istituti di credito per stipulare i contratti per l’assunzione dei mutui necessari (saranno tutti di 15 anni). Un beve intervento anche di mauro Bianchi sull’opportunità che sì è presentata per far fare un salto di qualità all’agricoltura perginese. Gli impianti irrigui hanno tutti una trentina di anni di servizio alle spalle e in molti casi le tubature sono obsolete e in cattive condizione.

Dai dati del bilancio consuntivo è emerso tra le entrate figura un avanzo di 62.300 euro che sarà utilizzato per le spese per il nuovo impianto. Tra le spese, 26.741 euro (a fronte di una previsione di 50.000 euro) per l’energia elettrica necessaria a pompare l’acqua irrigua, utilizzata (12 i turni) anche se le piante l’anno scorso ha poco fruttificato vista la gelata primaverile. Si è poi parlato di quanti frutticoltori hanno aderito al solo diritto d’acqua. Per legge dovranno partecipare alla spesa per la rete e saranno contattati. (r.g.)













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