Dagli splendori al degrado la lunga vita di via Maier 

A raccontarla nell’ambito di un ampio ciclo di serate a Pergine e Alta Valsugana gli “Amici della storia”: dai lussi del XVI secolo alle porte dei negozi chiusi di oggi


di Roberto Gerola


PERGINE. Via Maier con i suoi palazzi e i suoi affreschi tornano al centro dell’attenzione nella convinzione che non sarà mai abbastanza parlarne proprio per il patrimonio artistico. Sono edifici risalenti XVI secolo ma anche successivi realizzati per i Padri della Chiesa e i loro notabili nello storico evento del Concilio di Trento. Se ne parlerà ancora una volta nell’ambito dell’iniziativa che vede l’Associazione Amici della Storia affiancare la Comunità di valle con l’obiettivo di far conoscere il territorio non solo perginese, in tutti i suoi aspetti. Evidentemente qualcuno prevarrà, come interesse, su altri. Ma tutti mirano appunto alla conoscenza del capoluogo e dei centri abitati dell’Alta Valsugana in una sorta di itinerario affidato ad esperti che rappresenterà anche motivo di togliere qualche campanile di troppo, percorrendo questo itinerario puntata dopo puntata. Un ciclo che si articola su tre “stagioni”: primavera (inizia domani, venerdì, a Calceranica), estate (con le conferenze di Piero Leonardi sul “Purgatorio” di Dante) e autunno con una varietà di argomenti che potranno attirare anche i giovani.

Quanto andrà ad iniziare appunto domani a Calceranica rappresenta una continuità rispetto all’iniziativa dell’anno scorso. Risultata essere molto gradita per il movimento che ha creato sul territorio. La proposta è stata illustrata l’altra sera da Sandro Beber (assessore Comunità) e da Jole Piva (presidente Amici della Storia di Pergine). «Abbiamo recepito molto interesse da parte dei singoli Comune nel proporre questo ciclo di appuntamenti (sono ben 29) che hanno aderito con entusiasmo. Se la Comunità ha finanziato l’organizzazione generale stipulando una convenzione con gli Amici della Storia, i singoli Comuni hanno coperto le spese delle serate sul proprio territorio. Non è stato facile elaborare il calendario degli incontri - ha detto, ancora - e occorre dare atto agli Amici della Storia si è esserci riusciti». Quindi ha parlato Jole Piva che insieme a Giuseppe Berlanda e Bruno Strim ha allestito il programma. Anche lei ha puntato sull’incontro su via Maier commentando tuttavia anche gli altri. E’ che via Maier rappresenta qualcosa di veramente importante e purtroppo anche poco conosciuto. La via stessa è al centro di un “abbandono” per il quale, la soluzione appare difficile. Dagli splendori del XVI secolo e successivi, è passata alla vitalità portata dai piccoli artigiani. Scomparsi questi per l’evoluzione della società, via Maier è stata abbandonata anche dai negozianti: un bar, una parrucchiera, una pizzeria (in fondo) e da pochi mesi l’animazione portata da una galleria d’arte. Nulla più.

Alla presentazione del nuovo ciclo, anche Rosanna Pisoni, assessore a Vignola Falesina, che ha commentato positivamente l’iniziativa: era l’unica a rappresentare i Comuni che hanno aderito.

A parte la serata su via Maier (la data non è stata stabilità), nel corso degli incontri si parlerà anche di miniere e attività mineraria. Pergine era centro del distretto minerario con la valle dei Mocheni, il Calisio e Calceranica. Domani il via appunto a Calceranica (ore 20.30, casa sociale) con Katia Lenzi a parlare di “Sottoterra: immagini e voci dei paesaggi minerari”. Sempre in tema di miniere e attività minerarie anche il successivo incontro (giovedì 12, a Pergine, ore 20.30, sala assemblee della Comunità) con Lara Casagrande a parlare di “Tracce dei canopi, archeologia mineraria sul Monte Calisio”. Il ciclo proseguirà con altri tre incontri in aprile (Tenna Caldonazzo e Bedollo) e altri tre in maggio (Pergine, Vignola Falesina, Bosentino).













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