Baselga commossa saluta l’artista Tullio Gasperi

Baselga di piné. Alla bella età di novantacinque anni, dopo una breve malattia, ci ha lasciato Tullio Gasperi. Se n’è andato in punta di piedi, com’è stato il suo percorso terreno sull’altopiano...


Giannamaria Sanna


Baselga di piné. Alla bella età di novantacinque anni, dopo una breve malattia, ci ha lasciato Tullio Gasperi. Se n’è andato in punta di piedi, com’è stato il suo percorso terreno sull’altopiano pinetano. «Tullio era una persona corretta, saggia, buona, con una bella profondità di pensiero e non ha mai parlato male di nessuno. Era piacevole conversare con lui», questo è il pensiero di un suo caro amico, il farmacista di Baselga Giuseppe Morelli.

L’artista e l’ex sindaco

È stato un artista che nei suoi viaggi ha saputo vedere, apprezzare e trasmettere alle persone, le emozioni dipingendo il mondo che lo circondava e, poiché il nostro pianeta ha degli angoli molto belli, ha saputo mettere su tela ciò che non tutti riescono a scorgere. Nel 2002, in occasione del suo trentennale di vita dedicata alla pittura, l’amministrazione comunale di Baselga di Piné gli ha dedicato una mostra antologica e pubblicato un volume nella collana Pinéverdeazzurro. L’allora sindaco Sergio Anesi lo presenta così: «Un artista, ma prima di tutto un uomo. Tullio Gasperi ha saputo, infatti, emozionarci sin dal primo incontro con la sua particolare tecnica pittorica fatta di colore e di calore, di serenità, di tensione, di natura e di uomini, di reale e d’immaginario, facendoci scoprire che la vita di un uomo assomiglia molto a quei passaggi che caratterizzano la storia e la vivacità culturale degli artisti».

Le opere

Ogni sua opera, che passeggiando schizzava inizialmente sul suo inseparabile taccuino con la matita o con la biro, era accompagnata da pensieri poetici come questo del settembre 1980 a Veli Losinj in Croazia: «… e tutt’intorno, pini maestosi, i veri protagonisti, dopo il mare, di questi luoghi. O al Sette Selle, nel 1989: Ho ancora sotto gli occhi le immagini di piante contorte nella loro sofferenza, di rocce che custodiscono misteri profondi, di colori preziosi come damasco, di un cielo incredibilmente blu. Ah, poter dipingere almeno qualcuna di queste meraviglie!» Giunto all’appuntamento con la pittura a un’età matura ha subito questo fascino fino a poco tempo fa, quando il suo fisico non glielo ha più permesso. Lascia la moglie Anna, anche lei pittrice, i figli Flavio e Stefano che lo accompagneranno assieme ai famigliari, ai parenti, agli amici e ai colleghi questo pomeriggio, alle 14.30 nella chiesa parrocchiale di Baselga per l’ultimo saluto terreno.













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