L'INTERVISTA roberto valcanover 

«Ascolto la gente mediando idee per progettare una nuova città» 

Il candidato sindaco. Ha 56 anni, moglie e tre figli, studio da geometra  in città ed ex consigliere comunale. Alle sue spalle c’è il Polo Civico  Autonomista formato da tre liste: Coesione, Fare Comunità e Patt


Paolo Silvestri


Pergine. Classe ’64, geometra con studio tecnico a pergine, sposato con nadia e padre di 3 figli, gabriele di 25 anni, francesca di 23 e pietro di 20. consigliere comunale uscente. questa in breve la carta d’identità di roberto valcanover, candidato sindaco del polo civico autonomista formato da 3 liste: coesione, fare comunità e patt.

Valcanover, come definisce Pergine?

Una grande borgata che non è ancora città ma che ha potenzialità inespresse che la possono far diventare città per davvero.

Cosa la ha spinta a candidarsi?

Lo ho fatto per proporre qualcosa di diverso, ascoltando le persone. Per portare la mia capacità di ascoltare e conciliare idee diverse per poi redigere progetti per la città.

Frazioni e centro: una unica realtà?

Ora sono due realtà distinte. C’è necessità di collegarle tra loro implementando servizi e collaborazione tra e con loro.

In centro ci sono due “buchi” verdi: orto Ochner e orto Fontanari.

Orti privati, innanzitutto. Si dovrà aprire un tavolo per riuscire a dare al centro storico un nuovo assetto urbanistico anche con l’uso della perequazione. Questo per riuscire a recuperare spazi verdi e piazze di aggregazione in centro, dove l’unico spazio di aggregazione adesso è piazza Municipio, rivolte a tutti i cittadini.

Sempre in centro ci sono palazzi cadenti come ex Cavalletto e Palazzo Crivelli.

Palazzo Crivelli deve diventare un polo culturale. I beni Crivelli sono tenuti in Provincia pronti a tornare a Pergine in quello che può diventare polo museale in un palazzo patronale. Per l’ex Cavalletto come per Palazzo Crivelli servono progetti concreti che capaci di coinvolgere pubblico e privati, e magari pure fondazioni come è successo per il castello.

Parlando di “ex”, c’è pure il compendio Artigianelli di Susà.

La Provincia dovrà reinvestire su Pergine con progetti concreti appetibili anche per la stessa Provincia.

Di “ex” in “ex”: la ex Cederna...

Si dovrà trattare con la Cassa Rurale, proprietaria dell’area, per discutere di cosa farla diventare. Per pensare alla città di domani creando là un quartiere che sia comunità, con abitazioni, piccoli negozi, spazi verdi.

San Cristoforo: luogo da reinventare?

Si dovrà per forza metterci mano. Gli spazi sono di due proprietari, ma vanno riqualificati totalmente con la regia del Comune. E’ luogo di grandi potenzialità ambientali che necessitano di una offerta eco-sostenibile che ne faccia un polo turistico non stagionale. Un lido estivo sì, ma collegato con Pergine, e con spazi per eventi come un anfiteatro all’aperto.

Industria: un futuro già passato?

Abbiamo perso il treno. Molte aziende se ne sono andate. Non rimane che incentivare le imprese artigiane locali e proporre a imprese di qualità, ad eccellenze quali le nuove start-up, gli spazi disponibili.

Cultura: risorsa o costo?

Deve essere risorsa. Ha anche una notevole valenza turistica. Dobbiamo arrivare ad avere 4 poli fisici con teatro, biblioteca e i palazzi Montel e Crivelli, per ospitare prosa, storia, letteratura, musica e arte. Il tutto con il Comune che sostiene a collabora con un associazionismo molto attivo e di qualità.

Ma è ipotizzabile avere un nuovo spazio della valenza del vecchio Teatro Tenda?

La potenzialità ce l’ha il Parco Tre Castagni dove c’è uno spazio davvero in grado di ospitare concerti nell’anfiteatro naturale, che però non dovrà avere cemento. Uno spazio quello del Parco in grado di ospitare fiere,manifestazioni, enogastronomia. Un altro tassello di un polo turistico che dovrà collegare tutte le risorse del territorio.

La Panarotta fino a che punto è una risorsa?

Deve stare in piedi. E’ la palestra sciistica di Pergine. Per l’inverno il bacino per l’acqua dell’innevamento artificiale è indispensabile. D’estate deve però proporre parchi giochi, percorsi per passeggiate, vanno migliorate la ippovia, la sentieristica e i percorsi per mountain bike. Va valorizzata la montagna anche dal punto di vista storico ampliandone la valenza turistica. Valenza turistica che però va poi promossa.

Cosa ne pensa della viabilità cittadina?

Direi buona, ma va cambiata la mentalità dei perginesi. La città è piana e si può girare a piedi o in bici. Quindi sarà importante collegare bene le ciclabili con le scuole e i luoghi del commercio. Andrà poi tolto il traffico che ancora c’è sulle strade agricole della periferia.

Trasporto urbano: strada da continuare a percorrere?

La spesa è eccessiva. In alcune frazioni c’è richiesta in altre no. In alcune frazione andrebbe promosso il servizio su chiamata.

È disponibile ad apparentarsi pur di diventare sindaco?

Non ho preso contatti con nessuno e andrò avanti così.

Quale sarà la sua prima azione se verrà eletto?

Aprirò uno sportello amico per dare risposte burocratiche rapide e dare ascolto ai singoli cittadini e aprirò un tavolo di confronto con le realtà economiche e associazionistiche della città.

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