Tutti i cori della val di Non cantano la Grande Guerra 

Al Cocea di Taio lo spettacolo “Un filo per soldato”, un percorso nella memoria espresso attraverso i canti di montagna, i diari e proiezioni di video-immagini 



TAIO. Otto cori di montagna della Val di Non, 225 coristi, 16 canzoni e 4 attori della Filodrammatica Amicizia di Romeno; 6 ragazzi delle scuole medie di Tuenno; 500 posti a sedere; 19.000 cartoline distribuite con il periodico “Il Melo”; 21 realtà coinvolte tra enti, associazioni, fondazioni; 20 chili di pasta cucinati dai Nuvola per lo spuntino dei coristi a conclusione dell’evento; 105 minuti di spettacolo. Questi sono i numeri di “Un filo per soldato”, lo spettacolo che sabato 25 novembre alle 21 si terrà nella sala congressi Cocea di Taio.

Il titolo, tratto dal testo di Italo Varner “Dateci un prato d’erba” musicato da Camillo Moser, esprime il significato di un progetto che si propone di ridare volto a migliaia di soldati travolti dall’ostilità che ebbe inizio il 28 luglio 1914 con la dichiarazione di guerra dell’Impero austro-ungarico al Regno di Serbia. Un conflitto che annullò l’identità delle persone coinvolte sui campi di battaglia e che sabato 25 verrà raccontato attraverso il percorso della memoria espresso da tre tipologie di linguaggio: il canto di montagna, la scrittura popolare (diaristica di guerra) e proiezioni di video-immagini. Momenti legati dal fil rouge del ricordo raccontato – in un copione elaborato da Stefano Graiff – per ridare volto a quelle identità perdute.

Un’idea nata mesi fa a seguito di un’esibizione di tre degli otto cori coinvolti nella serata. Da lì la volontà di alcuni promotori della cultura di valle di unire tutti i cori di montagna della Val di Non in un unico ampio spazio per raccontare alcune sfaccettature della prima guerra mondiale attraverso il canto popolare di montagna con alcuni brani scelti nell’ambito di una trama costruita per mezzo di struggenti diari di guerra o toccanti testimonianze epistolari.

I Cori Monte Peller, Maddalene, Croz Corona, Lago Rosso, Roen, San Romedio, 7 Larici e Libera Coralità Clesiana, canteranno due brani selezionati attentamente dai capi coro nell’ambito del copione che nell’arco della serata verrà pertanto cantato, interpretato, musicato e proiettato.

Oltre ai cori, altre e numerose sono le realtà impegnate nella riuscita dell’evento quali la Filodrammatica “Amicizia” di Romeno, l’artista Stefano Benedetti per l’elaborazione video del materiale raccolto grazie alla fondamentale collaborazione della Fondazione Museo Storico del Trentino, alcuni ragazzi dalla scuola media di Tuenno ed il Gruppo Bandistico di Fondo.

La partecipazione alla serata sarà ad offerta libera e il ricavato verrà devoluto alla Fondazione Trentina per l’autismo Onlus Casa Sebastiano.

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