Smarano, Cavosi chiude la galleria con Gigi Zandron

Sfruz. Oggi alle 18, nel giardino del ristorante Da Romano accanto al municipio, presentazione della mostra personale dell’artista (di Smarano) Guido Zandron. Organizza, con intrattenimento musicale...



Sfruz. Oggi alle 18, nel giardino del ristorante Da Romano accanto al municipio, presentazione della mostra personale dell’artista (di Smarano) Guido Zandron. Organizza, con intrattenimento musicale della cantante Isabel, il gallerista bolzanino Celso Cavosi che in questi giorni sta chiudendo definitivamente, per ragioni di età e di salute, la “storica” galleria d’arte “Smarano”. Zandron, sconosciuto anche agli stessi suoi paesani, è una “scoperta” di Cavosi che per il 67enne artista noneso ha parole di grande apprezzamento artistico. «Ma seriamente, perché con l’arte non si scherza! Come purtroppo succede con molti cosiddetti “pittori” e una critica spesso troppo superficiale» - sottolinea il gallerista altoatesino cui non fa di certo difetto la schiettezza oltre naturalmente ad una grande competenza maturata in decenni di attività nella sua storica galleria d’arte a Gries, antico rione di Bolzano. Cavosi (con la firma all’incontrario Isovac), è stato anche un artista di suo con una predisposizione per i paesaggi ed è rimasto colpito dall’arte di Zandron di cui è diventato una sorta di Mecenate. «Ma solo perché lo merita e non riesco a spiegarmi come mai in valle di Non non trovi la considerazione che merita».

Zandron ha 67 anni e si è fatto da solo e anche se dipinge fin da ragazzo, non è conosciuto neppure nel suo piccolo paese di Smarano che conta poco più di 400 abitanti. Ama dipingere “copiando” dai classici, ma non si tratta di falsi d’autore perché i quadri li firma con il suo nome per evitare che qualcuno equivochi sull’originale … tanto sono perfetti. Un’altra sua specialità sono i ritratti, in cui i particolari vengono riprodotti con un’ottima tecnica anche se l’artista non ha mai frequentato una scuola o una bottega d’arte. «Di Guido dieci anni fa nella mia galleria avevo ospitato una personale, poi era sparito dall’orizzonte. Ora, visti i suoi ultimi quadri, ho deciso di proporli come ultimo atto della mia galleria che sono costretto a chiudere». Un canto del cigno dunque per Cavosi che spera invece che diventi un motivo di rinascita per Zandron. G.E.















Scuola & Ricerca

In primo piano