San Romedio, un fascino da superstar 

In 5 mesi 7 troupe televisive hanno prodotto docufilm per conto di Rai, Orf2 Austria, Euregio e Provincia di Trento


di Fabrizio Brida


PREDAIA. Sette troupe televisive in poco più di cinque mesi sono numeri da vera star cinematografica. Non siamo a Hollywood, ma nel cuore della Val di Non, in uno dei suoi luoghi più carichi di fascino: San Romedio.

Nell’ultimo periodo il santuario è stato protagonista di diversi docufilm, tre dei quali legati a iniziative provinciali, che ne hanno esaltato l’incanto e la magia. Vuoi per la promozione culturale e turistica, vuoi per documentare con completezza la bellezza del santuario dopo il lungo restauro curato dalla Soprintendenza negli ultimi anni, culminato con l’allestimento e l’apertura al pubblico del nuovo salone espositivo dedicato soprattutto alla raccolta degli ex voto, pure di recente restauro.

Il salone espositivo, come è noto, è stato aperto nel maggio scorso e inaugurato il 12 luglio in occasione della visita dei tre presidenti dell’Euregio: Rossi, Kompatscher e Platter.

Il più recente dei tre video, intitolato “Il Tempo del Silenzio” (diretto da Katia Bernardi e prodotto da Wasabi Filmakers per la Soprintendenza per i beni culturali della Provincia di Trento), è stato presentato in prima visione il 9 ottobre scorso a Trento, al polo culturale Vigilianum, nell’ambito della nota rassegna Religion Today Filmfestival. Ma non poteva mancare un appuntamento anche in Val di Non. Il 25 ottobre è stato proiettato a Casa de Gentili a Sanzeno e visto che molti non hanno trovato posto, è stato replicato giovedì 23 novembre. Il documentario, che non a caso sottotitola “Arte, storia e volti del santuario di San Romedio”, persegue l’intento di raccontare la storia, l’arte, ma anche la vita, quella più quotidiana, dei custodi che aprono e chiudono ogni giorno o di chi da tanti anni si prende cura del delicato meccanismo che regola il funzionamento dell’orologio campanario.

“Romedius Pilgerweg” è invece il titolo di un altro video, patrocinato dall’Euregio, che documenta e divulga in lingua italiana il Cammino di San Romedio, cioè il percorso a piedi avviato negli ultimi anni per collegare Thaur (Innsbruck), luogo natale di san Romedio, al santuario dove è vissuto e dove è morto: un percorso affascinante lungo 180 km, che propone ai camminatori 12 tappe giornaliere attraverso stupendi paesaggi alpini. È stato realizzato da Tirol TV e curato da un famoso regista ungherese, abilissimo nell’uso della fotografia. Il filmato è visibile nell’area culturale del sito dell’Euregio e merita assolutamente uno sguardo anche per i panorami che propone.

Sempre nel sito dell’Euregio un altro video-spot invita turisti e pellegrini attraverso il benvenuto di due esponenti delle amministrazioni comunali limitrofe: l’assessore alla cultura di Predaia Elisa Chini e il sindaco di Sanzeno Paolo Pellizzari. L’attenzione dell’Euregio verso san Romedio, personaggio che in un certo senso unifica un’area geografica carica di storia e di tradizioni, è testimoniata anche dal fatto che il santuario a lui dedicato è stato definito “luogo del mese” nel sito di questa prestigiosa istituzione per ottobre.

Di iniziativa austriaca è invece il video film “Eine Südtiroler Wallfahrt”, dedicato ad Andreas Hofer, già trasmesso su Rai Südtirol lunedì 20 novembre e su Orf2 Austria venerdì 24 novembre.

Anche Rai 2 non si è voluta far scappare la “star del momento”, dedicando a San Romedio alcuni minuti all’interno di una puntata incentrata sui luoghi più suggestivi del Trentino nel corso della trasmissione “Sereno Variabile”, condotta da Osvaldo Bevilacqua. Anche in questo caso si è trattato di uno spunto turistico-culturale che ha dato occasione di approfondire un po’ tutti gli aspetti che ruotano attorno alla vita nel santuario.















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