Predaia: «Il glifosato è da mettere al bando» 

Mozione delle minoranze contro il controverso diserbante. «Per l’ambiente, la salute e il turismo»



PREDAIA. “Togliere l’uso del glifosato e dei suoi formulati da parte dei dipendenti e delle ditte appaltatrici che operano sul territorio comunale”. Lo chiedono con una mozione i consiglieri di minoranza di Predaia Unita e Predaia Futura (primo firmatario Michele Pinter) che verrà discussa nella prossima seduta del consiglio. Si chiede inoltre la formazione di tavoli di lavoro tra Comune, operatori del mondo agricolo “per programmare il progressivo divieto dei prodotti contenenti glifosato su tutto il territorio agricolo del comune”; di valutare normativamente la possibilità di far sì che il glifosato e i prodotti contenenti glifosato non possano essere venduti a clienti privati e utenti non professionali nel territorio comunale né possano essere da essi utilizzati. Infine chiede al sindaco di farsi portavoce in Conferenza dei sindaci della Valle di Non affinché tutte le amministrazioni comunali possano unirsi nella tutela dell’ambiente e del territorio noneso vietando l’utilizzo di glifosato e derivati.

Il glifosato è un principio attivo impiegato per la sua azione erbicida sia su colture arboree che erbacee e in aree non destinate alle colture agrarie. Gli erbicidi a base di “glifosato” sono largamente utilizzati per il controllo delle piante infestanti e indesiderate perché non sono selettivi: infatti eliminano tutta la vegetazione.

Il glifosato - si ricorda nella mozione - è stato creato dal gruppo americano Monsanto negli anni ‘70 ed è uno degli erbicidi più utilizzati al mondo, essendo presente in 750 formulati. L’Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro (Iarc) lo ha classificato già nel 2015 come “probabilmente cancerogeno per l’uomo”, mentre nel marzo di quest’anno l’Agenzia europea per le sostanze chimiche (Echa) lo ha catalogato come “non cancerogeno”. Una sorta di marcia indietro incomprensibile e una confusione normativa che – scrivono i consiglieri – che va superata facendo appello al “principio comunitario di precauzione”, che ha lo scopo di garantire un alto livello di protezione dell’ambiente mediante l’attuazione di misure preventive in caso di rischio.

A motivare la richiesta di bando dei prodotti a base di Glyphosate oltre a quello della tutela della salute dei residenti è l’ attrattiva turistica. Infatti – concludono i presentatori della mozione - salute, economia e tutela dell’ambiente non vanno messi in contrapposizione ma devono essere tutte espressioni di una “crescita sostenibile” del proprio territorio, su cui una amministrazione dovrebbe puntare. (g.e.)















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