Per colpa di Vaia il Comune di Cles perde 200 mila euro 

I proventi del legname. Le vendite nel 2019 fruttano appena 700 euro. Oltre ai danni della  tempesta pesa l’enorme quantità di prodotto proveniente dal Nord Europa infestato dal bostrico


Giacomo Eccher


Cles. Il prezzo del legname è in leggero recupero ma continueranno a farsi sentire a lungo le conseguenze della tempesta Vaia dell’ottobre 2018 anche se la valle di Non non è stata colpita violentemente come altre zone del Trentino. Di questo e di tanto altro si è parlato ieri a Cles nella consueta sessione forestale convocata dal vicesindaco ed assessore alle foreste Diego Fondriest con i vertici del locale Distretto forestale.

La tempesta Vaia appunto, ma anche un altro grosso guaio, la montagna di legname, 2 o 3 milioni di metri cubi che stanno inondando il mercato a causa del bostrico che ha infestato intere foreste del Centro Nord Europa, Germania in testa. «Con giugno, si spera che questa massa di legname possa prendere come sembrava la strada della Cina, altrimenti gli effetti si avvertiranno pesantemente anche sul valore del nostro legname» - ha spiegato il direttore del Distretto forestale di Cles, Paolo Zorer nel corso dei lavori che sono stati introdotti dal sindaco Ruggero Mucchi. Il bilancio comunale di Cles, per quanto riguarda i proventi dalle foreste nel 2019 ha risentito pesantemente, come tutti del resto, del problema Vaia contabilizzando un introito “simbolico” di 699,88 euro a fronte del provento di 233.219,57 euro dalle vendite dell’anno precedente. «In pratica per quanto riguarda il taglio ci siamo limitati ad assegnare le sorti, 138 in totale di cui 98 a Cles e 38 a Mechel, e 4 fabbisogni accogliendo richieste per un totale di 47 metri cubi di larice, abete e faggio» - ha spiegato Fondriest.

L’assessore ha fatto un resoconto delle attività svolte sulla montagna, interventi – ha sottolineato - che sono stati coordinati con passione e competenza dal consigliere comunale delegato Adriano Taller. Per quanto riguarda il 2019, Fondriest ha citato in primis le attività ordinarie con pulitura canalette delle strade forestali e comunali e il taglio della vegetazione a bordo strada (anche per visibilità) operata dalla squadra forestale e dalla squadra finanziata dal Bim dell’Adige sotto la supervisione di Taller. Ha ricordato l’allargamento e sistemazione strada comunale tratto Verdè – Prà del Termen, e per la messa in sicurezza anche del tratto di strada Rifugio Peller – Clesera dove c’erano stati cedimenti nonché la messa in sicurezza delle rampe a monte strada nella parte bassa della montagna, tratto Boiara – Piazzola Elicottero. Lavori che causa la nevicata di novembre sono stati sospesi e riprenderanno in primavera. Grazie al Distretto forestale è stata eseguita la ristrutturazione della strada forestale Faè – Florèc, 3.6 Km di tracciato che ora risulta molto più percorribili e migliorati dal punto di vista paesaggistico.

Per quanto riguarda il 2020 gli interventi maggiore riguardano Malga Clesera (è in corso di svolgimento l’appalto); l’approvvigionamento idrico Malga Malgaroi con pompa ad ariete posta sotto la malga, serbatoio di accumulo a monte con distribuzione ai brenzi (attività già appaltata); il completamento lavori di cementatura sulla strada di Mechel, del tratto forestale Caltron – Bersaglio. C’è l’intenzione di riconfigurare le due malghe comunali Clesera e Malgaroi commisurando quello della Clesera all’effettivo carico di soli capi bovini da latte confacente al caseificio. La parte di pascolo relativa alla conca del Peller e dell’area Salare verrebbe quindi accorpato alla Malga Malgaroi.













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