«Per colpa delle gelate non si poteva fare di più» 

I soci di Melinda hanno approvato il bilancio del sofferto esercizio 2017 - 2018 Il presidente Odorizzi: «Spuntati ottimi prezzi per il poco prodotto di qualità»


di Giacomo Eccher


CLES. Via libera dell’assemblea dei soci di Melinda al bilancio consuntivo relativo all’esercizio 2017-2018, l’annata più difficile per il Consorzio per le note vicende legate alla gelata dell’aprile 2017 che aveva gravemente compromesso il raccolto. Tanto per fare un raffronto, il conferimento mele nel 2016 a Melinda era stato pari a 398.984.806 tonnelate contro le 119.981.524 del 2017 con un fatturato mele di 119.294.056 euro contro i 278.359.015 euro dell’annata precedente.

Su queste premesse si è svolta la relazione del presidente Michele Odorizzi sui numeri del documento illustrato quindi dal direttore generale Paolo Gerevini alla presenza anche della neo assessore all’Agricoltura, Giulia Zanotelli.

«Dopo un’approfondita valutazione dei dati, è stato condiviso che i risultati ottenuti durante la scorsa stagione sono stati i migliori possibili in un’annata dai contorni del tutto anomali a causa della gelata in fase di fioritura ad aprile 2017 che ha compromesso in modo pesante il raccolto 2017 riducendolo ad un solo quarto di quello di una stagione normale. Anche la qualità delle mele raccolte, anch’essa compromessa dalla gelata, non ha di certo aiutato la gestione del prodotto che, nel corso della stagione, ha visto alte percentuali di prodotto di seconda categoria e industria, dovute a frutti con presenza di “cinghiature” o “malformazioni” importanti - scrive il Consorzio -. Elementi “che rendono il bilancio approvato molto difficile da paragonare a qualsiasi altro e si ritiene che il risultato ottenuto, valutato comunque come positivo, sia frutto di una attenta strategia commerciale che ha visto protrarsi il più possibile le vendite della stagione precedente riducendo per quanto possibile al minimo i disagi commerciali creati dalla carenza di prodotto”. Le condizioni di un mercato con offerta ridotta e la richiesta della marca Melinda da parte dei consumatori hanno permesso di ottenere, per il poco prodotto di qualità disponibile, prezzi di gran lunga superiori alla media delle ultime stagioni».

Questi in sintesi i principali numeri del bilancio 2017 – 2018. Del conferito mele 2017 tons 119.981.624 con un fatturato di 119.294.056 euro; conferito ciliege e frutti di bosco kg 1.429.821 con un fatturato di 7.383.785 euro. Totale costi 49.585.756 ( l’anno prima erano stati pari a 96.490.393) ed un liquidato totale alle 16 Cooperative del marchio di 77.092.085 euro rispetto ai 184.798.738 euro del raccolto precedente. Più realistico il raffronto delle due annate per quanto riguarda il liquidato medio per mele da tavola: 0,632 euro/kg nel 2017 contro lo 0,478 euro/kg del 2016 e per il prodotto uso industriale rispettivamente 0,180 euro/kg e 0,091 euro /kg con un liquidato medio (mele) sul totale conferito di 0,596 euro/kg nel 2017 rispetto allo 0,457 euro/ kg dell’anno precedente.

«Stagione anomala dunque che – ha sottolineato il presidente Odorizzi – l’impegno e la professionalità dello staff di direzione e di tutto il personale del Consorzio hanno reso meno negativa di quanto le premesse potevano presagire».

Per quanto riguarda la stagione appena cominciata, il rafforzamento dell’accordo fra il Consorzio Melinda e il Consorzio La Trentina, ha portato ad una nuova stagione di vendita nella quale Apot (Associazione produttori ortofrutticoli trentini), sta commercializzando e promuovendo sia le mele a marchio Melinda provenienti dalle Valli di Non e Sole, sia quelle a marchio la Trentina raccolte nelle altre valli trentine.

La quantità di mele raccolta nella nostra Regione è pari a ca. 500 mila tonnellate di mele prodotte sul territorio, delle quali circa. 440 mila nelle valli di Non e Sole, record di produzione per la maggior parte della varietà, in forte recupero dopo la gelata della stagione 17/18. Per quanto riguarda il livello di qualità quest’anno le mele a marchio Melinda si riconfermano come prodotto di altissimo livello, grazie a un andamento climatico che è risultato ideale. Il bollino blu su ogni mela sarà per i consumatori l’elemento di garanzia che consentirà loro di individuare e continuare scegliere Melinda.

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