Nuova sede della Cia a Cles il “cuore” del sindacato 

L’inaugurazione. In Val di Non e in Val di Sole c’è più della metà dei quattromila soci trentini della Confederazione Agricoltori Italiani. Calovi: «Investiamo sulle persone e sui territori»


Giacomo Eccher


Cles. Una folla di soci ed autorità era presente ieri mattina all’inaugurazione della nuova sede di Cles della Cia, Confederazione Agricoltori Italiani. Uffici spaziosi e moderni nel complesso immobiliare che si affaccia su piazza Fiera sopra l’Eurospin che il sindacato agricolo ha recentemente acquistato con un notevole sforzo finanziario dopo anni in affitto in via Dallafior, nei pressi della stazione ferroviaria.

Cles del resto – come ha rimarcato il presidente Paolo Calovi – è il “cuore” di questo sindacato che qui è presente fin dal lontano 1974 e che in val di Non, con la vicina val di Sole, conta oltre la metà dei circa 4.000 soci sparsi per il Trentino. Un sindacato in crescita – ha affermato Calovi – e la nuova sede, dove sono all’opera 14 collaboratori, serve a coprire le sempre più complesse incombenze che gravano sugli agricoltori con una gamma di esigenze, e conseguenti servizi, sempre più complessi.

Quattro traslochi

In quasi nove lustri di presenza a Cles la Cia ha avuto infatti quattro sedi diverse ad iniziare da un angusto spazio in via Trento dove il sindacato aveva mosso i primi passi con l’allora direttore Adolfo Corradini, in una terra quasi “monopolizzata” dalla Coldiretti. Poi c’era stato lo spostamento in via Pilati, nel rione di Spinazzeda, con una stanza o poco più per arrivare quindi in via Dallafior, dove gli spazi erano cresciuti e il sindacato agricolo ha assunto via via competenze e nuove attività oltre a un congruo numero di collaboratori. Adesso si cambia ancora, ma stavolta la sede è di proprietà grazie ad un mutuo con la Cassa Rurale Valle di Non.

Una tappa importante

«Anche per questo la giornata di oggi è una tappa importante di un percorso che ci sta portando a investire sulle persone e sui territori, un progetto di sviluppo visto che una settimana scorsa si è concretizzato con la sede di Tione. Il centro di tutto per noi sono gli agricoltori e bisogna riconoscere il loro valore» - ha detto il presidente Calovi nel discorso in cui ha ricordato il suo storico predecessore, Flavio Pezzi, pure presente alla cerimonia, che ha guidato la Cia del Trentino per ben 24 anni.

Molte si diceva le autorità presenti al taglio del nastro tra cui il sindaco di Cles Ruggero Mucchi, la deputata Martina Loss, la presidente della Federazione della Cooperative Marina Mattarei e il presidente della Comunità di Valle, Silvano Dominici, intervenuto quest’ultimo anche come socio “storico” del sindacato agricolo. A fare gli onori di casa, con il presidente Calovi e il direttore generale Massimo Tomasi, è stato il responsabile della sede Marcello Bonadiman, che da alcuni anni dirige la ufficio di Cles dopo anni trascorsi all’Act, il terzo sindacato agricolo attivo sulla piazza di Cles con Cia e Unione Contadini.

Al classico taglio del nastro è seguito un ricchissimo buffet: «Abbiamo voluto coinvolgere per il rinfresco i soci del territorio valorizzando i loro prodotti”»- ha concluso Bonadiman ringraziando i presenti, davvero numerosi, alla cerimonia.

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