Lo spumante (come le mele) migliora nelle cantine in roccia 

Lo studio preliminare. Sarà presentato domani dall’ad di Miniere San Romedio srl, Roberto Covi, nel consiglio comunale di Predaia. Si potrebbero conservare nelle celle ipogee migliaia di bottiglie di Trento DOC in affinamento


Giacomo Eccher


Predaia. Le mele top Melinda ma anche il top degli spumanti, il Trento DOC. Un’abbinata di qualità che in un prossimo futuro potrà convivere, per la conservazione le mele e l’affinamento lo spumante, nelle celle ipogee di Rio Maggiore, nel profondo della roccia Dolomia scavata dalla Miniera San Romedio. Di questo progetto si parla domani nel consiglio comunale di Predaia, chiamato ad esaminare, ed eventualmente approvare, l’accordo di programma che coinvolge, oltre al Comune, la Provincia di Trento e la Miniera San Romedio srl, la società privata che un paio di anni fa è subentrata alla Cementi Materiali Tassullo spa nella proprietà delle ormai famose celle ipogee Rio Maggiore, nei pressi di Mollaro. Per questo alla seduta, che sarà in videoconferenza, interverrà da remoto l’ad di Miniera San Romedio, Roberto Covi, che illustrerà lo studio preliminare effettuato dalla sua società.

Scopo del progetto è realizzare in ipogeo una serie di grandi cantine in roccia per ospitare migliaia di bottiglie di spumante in affinamento. Cantine che nasceranno accanto ed in aggiunta alle celle già esistenti, e ancora in sviluppo, che ospitano le mele Melinda e che rappresentano un “primus” pilota a livello internazionale per la conservazione in ipogeo e anche una interessante attrattiva turistica con migliaia di visitatori (per ora solamente virtuali nel Golden Theater realizzato di fronte a Mondo Melinda).

Il punto cardine del progetto in parte richiama le motivazioni che stanno alla base delle ipogee di Melinda, motivazioni che si possono sintetizzare nella necessità di risparmiare territorio (evitando di realizzare altre celle su preziosi terre agricoli con relativo impatto ambientale) e di risparmio energetico sfruttando la temperatura, costante tutto l’anno, dello scavo in roccia.

Per quanto riguarda lo spumante, in provincia di Trento, si contano più di 50 produttori di spumante Trento DOC con una produzione che è in costante crescita. Per questo c’è l’esigenza, importante, di trovare idonei spazi per l’affinamento di questa crescente produzione. Per questo motivo, sulla base della positiva esperienza avuta con la realizzazione delle celle ipogee che hanno portato a notevole risparmio di territorio e forti ottimizzazioni sui processi di frigoconservazione, la Miniera San Romedio srl ha realizzato lo studio per la fattibilità di un magazzino per lo stoccaggio e l’affinamento dello spumante.

«Una bellissima idea che si affianca al progetto di Melinda e che in prospettiva comprende in questa parte del comune di Predaia tre delle maggiori eccellenze del marchio Trentino con Melinda, Trentingrana e Trento DOC» - commenta con evidente soddisfazione il sindaco di Predaia, Paolo Forno, che relazionerà sull’accordo. Tutto questo anche come polo di attrazione turistica con interessanti prospettive che potranno derivare da questa sinergia tra pubblico e privato. Come ricorda Forno, tra il Comune di Predaia e Miniera San Romedio srl da subito, appena costituita due anni fa, si è sviluppata un’ottima collaborazione che coinvolge, oltre alle celle ipogee di Mollaro e allo stabilimento di Tuenetto, le cave Pozzelonghe a Coredo e Bouzen a Vervò, che sono concessioni ormai storiche di coltivazione alla Cementi Tassullo ed ora alla Miniera San Romedio srl.

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