La sfida di Valentini  «Ville d’Anaunia deve contare di più»  

Ville d’anaunia. Obiettivo sviluppo, questo il nome dell’unica lista di Ville d’Anaunia, comune di poco meno di 5.000 abitanti nato 4 anni fa dalla fusione di Tassullo, Nanno e Tuenno. Candidato...



Ville d’anaunia. Obiettivo sviluppo, questo il nome dell’unica lista di Ville d’Anaunia, comune di poco meno di 5.000 abitanti nato 4 anni fa dalla fusione di Tassullo, Nanno e Tuenno. Candidato sindaco un giovane, Samuel Valentini, che dopo 4 anni sui banchi di minoranza ha deciso di riprovarci, stavolta puntando alla carica principale, quella di sindaco. Ma nemmeno lui immaginava che alla fine si sarebbe trovato a correre da solo, perché l’amministrazione uscente in blocco non si è presentata e sono naufragati i tentativi, cercati fino all’ultimo, di mettere insieme un’altra lista. Non è certo un bel segnale per Ville d’Anaunia e per il suo futuro di comune unico anche se adesso, per Valentini e il suo gruppo di giovani, parte la sfida al quorum del 50% più uno degli aventi diritto al voto.

Samuel però l’entusiasmo non lo ha perso e parte con lo slogan “amare il proprio paese”. «Questo è ciò che dovrebbero fare i buoni amministratori. Davanti a noi abbiamo un futuro di possibilità, spetta a noi decidere se coglierlo o se ristagnare nelle paludi dell’inattività. Per questo, quando abbiamo formato la nostra squadra, abbiamo posto come requisito essenziale la voglia di fare, di incidere positivamente su tutta la comunità» - afferma. Promesse poche ma tanto impegno a lavorare sodo per raggiungere dei risultati. Le tematiche che attendono risposte infatti sono moltissime: dalla mobilità interna ai servizi per famiglie, dalla gestione delle strade al decoro urbano; dai servizi sul territorio alla gestione intelligente degli oltre 90 immobili di proprietà del Comune e così via toccando tutti i temi che incidono pesantemente sulla quotidianità. «Saremo presenti. Venite a trovarci in Comune, fermateci per strada, venite agli incontri che faremo durante tutto l’anno su tutto il territorio e chiedeteci conto delle nostre azioni. A livello nazionale la politica ha spesso abusato del termine trasparenza chiamando così quella che in fin dei conti non era che propaganda, noi quindi non ci nasconderemo dietro a questo tipo di comunicazione. Il Consiglio Comunale tornerà luogo di discussione dei problemi concreti della Comunità» - la sua promessa.

Per fare tutte queste cose però ha bisogno di un mandato forte da parte della popolazione. «Non si tratta solo del quorum al 50 % senza cui le elezioni sarebbero annullate e verrebbe un commissario, ma soprattutto di mandare un messaggio chiaro alla Provincia, di riaffermare la nostra rilevanza come Ville D’Anaunia, di darci la possibilità di andare a trattare con alle spalle un forte mandato popolare. Per troppo tempo siamo rimasti ai margini, dateci la forza di contare di più». Infine una certezza, far contare di più gli otto paesi che compongono il Comune «in cui i giovani smetteranno di andarsene». G.E.















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