«L’acqua di Tret è a rischio serve una nuova sorgente» 

Il letame dei contadini di Senale San Felice minaccia la presa dell’acqua potabile  Il sindaco di Fondo Graziadei sollecita la Provincia per il finanziamento dei lavori


di Giacomo Eccher


FONDO. L’inquinamento microbiologico continua a minacciare la potabilità dell’acquedotto di Tret, e il Comune sollecita dalla Provincia il finanziamento per sostituire l’attuale sorgente con nuova acqua che è stata individuata nella sorgente ‘Selva’, sul versante opposto della presa attuale.

La storia è nota e si trascina ormai da tempo coinvolgendo i Comuni confinanti di Fondo, sul versante trentino, e Senale San Felice, su quello altoatesino, perché l’inquinamento dell’attuale presa potabile è causato, come è stato da tempo dimostrato, del letame che vien sparso dai contadini di Senale San Felice nei pascoli a monte.

A nulla sono valse le diffide che l’amministrazione di Fondo ha spedito al sindaco del confinante comune altoatesino affinché venissero adottate delle precauzioni par salvaguardare la potabilità della sorgente: nonostante i sopralluoghi congiunti da parte degli organi politici e degli organi sanitari delle Provincie di Trento e di Bolzano, non si è mai potuta raggiungere una definitiva risoluzione.

Per risolvere il problema (visto che si trattava di una faccenda ‘transfrontaliera’ tra Trento e Bolzano) erano anche state tirate in ballo le due Province, ma finora inutilmente.

La vicenda – messa in questi termini – rischiava di compromettere i secolari rapporti di buon vicinato attraverso quella che gli studiosi americani Eric R. Wolf e John W. Cole nel lontano 1974, dopo aver vissuto a lungo in incognito in zona, avevano definito la “Frontiera nascosta”, perché non è segnata da nessun limite fisico percettibile (passo, monte, fiume o altro) ma da un secolare e per molti aspetti impermeabile confine culturale e linguistico che separa, ma in un secolare rispetto reciproco, due comunità geograficamente vicine fino quasi a toccarsi. “Per questo, il Comune di Fondo, animato dall'intento e dalla volontà di garantire una sicura risorsa idropotabile a servizio dei propri abitanti, ha orientato i propri sforzi per la ricerca di un’alternativa al problema, valutando di operare senza dover compromettere gli importanti rapporti consolidati da tempo immemore con Senale San Felice e non interferendo sul normale esercizio dell'attività agricola montana dei suoi abitanti” - ricorda il sindaco di Fondo Daniele Graziadei nella richiesta spedita al governatore trentino Ugo Rossi e per conoscenza al responsabile del servizio geologico provinciale Ernesto Santuliana.

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