I Circoli anziani chiedono aiuto ai giovani 

A Cloz l’incontro provinciale. Il presidente Cova: «Dobbiamo andare oltre i ritrovi in sede e le gite»


di Carlo Antonio Franch


CLOZ. L’incontro annuale di tutti i presidenti dei Circoli Pensionati ed Anziani del Trentino si è svolto quest’anno a Cloz. Alla presenza del presidente nazionale Esarmo Righini, di quello trentino Tullio Cova e di diverse autorità locali, si è discusso di problematiche della Terza Età e della gestione di strutture ad essa collegate. «Nei Circoli abbiamo bisogno di giovani che ci aiutino a gestire una comunicazione immediata, a mettere in rete le nostre iniziative, a fare degli scambi con altre realtà associative e a ideare nuove attività in collaborazione - ha spiegato Cova - dobbiamo inoltre sentirci corresponsabili fra anziani e attivare progetti per andare incontro alla solitudine e ai bisogni delle persone sole. Dobbiamo andare oltre il semplice incontro nella sede e le gite». A tutti i presidenti sono stati dati dei questionari da far compilare agli aderenti dei propri circoli, per permettere una mappatura provinciale di queste realtà e raccogliere eventuali carenze su cui intervenire.

«Non ho mai trovato un senso della comunità in tutta Italia come ho trovato in Trentino - ha esordito Righini - Noi dobbiamo togliere gli anziani dall’isolamento, siamo fatti per l’oggi e non per il domani. Fra poco la popolazione degli anziani sarà il 33 per cento della popolazione italiana; dovranno farsene carico le amministrazioni locali, ma anche noi dobbiamo trovare soluzioni minime e anche grandi». I Circoli in Italia sono 1450 e hanno il compito di far sentire gli anziani coesi come una realtà importante della società per combattere la solitudine. Righini ha invitato i presidenti a tenere in ordine i libri contabili, a presentare il bilancio, ad aggiornare lo statuto e a mettersi in regola con la nuova legge sulla privacy e a dotarsi di un computer per accedere a una comunicazione veloce.

Il presidente della Comunità della Valle di Non, Silvano Dominici, ha illustrato il buon funzionamento delle Cohousing di Tassullo e Cles e fatto il punto su quella che fra poco sarà approntata nel comune di Romallo. Esse sono state pensate per le persone che vivono sole, con legami sociali e parentali labili, che possono convivere in queste strutture in un massimo di dieci, assistite e curate lungo l’arco di tutta la giornata. Dominici ha posto poi l’accento sulla necessità di cambiamento dei piani di sviluppo del territorio, puntando sul recupero dei centri storici, per rendere più vivibili i nostri paesi.

L’assessora alle politiche sociali della Comunità di Valle, Carmen Noldin, ha esposto un quadro dettagliato sull’assistenza in valle agli anziani: «Gli anziani assistiti in casa per la pulizia personale e dell’abitazione sono 578, dei quali 350 ricevono un pasto caldo quotidiano; ci sono sul territorio 19 circoli pensionati. L’iniziativa dei “4 passi in compagnia” ha coinvolto 190 persone, divise in 20 gruppi, che hanno effettuato due uscite settimanali. Altra iniziativa importante: la psicologa che entra nei Circoli per aiutare gli anziani a gestire meglio le proprie risorse, la memoria e i contatti sociali». Noldin ha inoltre elogiato l’operato delle due Cohousing di valle che danno un ottimo servizio, frutto della collaborazione dell’ente pubblico con una cooperativa privata. Sono intervenuti anche il presidente dei pensionati Cloz, Angelo Floretta, e l’assessore alla cultura Martina Cescolini. Al termine, sono state rivolte ai relatori molte domande tecniche sulla gestione dei Circoli. La giornata è proseguita con il pranzo alla sala incontri di Cloz e la successiva visita a Mollaro a Mondo Melinda.













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