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“Fame di bontà”, sabato la sesta cena solidale

CAVARENO. Chiudere l’estate all’insegna della bontà. Questo l’obiettivo di “Fame di bontà”, sesta edizione della cena interculturale di solidarietà in programma sabato 22 settembre alle 20 nella...



CAVARENO. Chiudere l’estate all’insegna della bontà. Questo l’obiettivo di “Fame di bontà”, sesta edizione della cena interculturale di solidarietà in programma sabato 22 settembre alle 20 nella casa per ferie “San Luigi” (Barnabiti) in via Marconi 9, a Cavareno. Il costo di partecipazione è di 15 euro (dessert compreso, 10 euro per bambini fino a 10 anni) e il ricavato verrà devoluto alla Caritas Decanale dell’Alta valle di Non.

“La parola bontà suggerisce molte cose come, per esempio: cose buone da mangiare, piatti preparati con amore, il gusto speciale di condividere la tavola con gli amici, ma suggerisce anche la disposizione accogliente e generosa verso gli altri, la voglia di condividere pensieri e preoccupazioni, di aiutare, di accompagnare nella fragilità della povertà e della malattia. Forse è per questo che sei anni fa, per la prima volta è stata proposta una cena con un nome ricco di significato come “Fame di bontà”, un’occasione per assaggiare alcuni piatti speciali, cominciando con un aperitivo cubano, per finire con dolci da tutto il mondo, passando per piatti del Venezuela, del Messico, dell’Italia, del Marocco, dell’Ungheria e della Bulgaria” - scrive l’insegnante Maria Maddalena Springhetti presentando l’iniziativa in accordo con l’assessore comunale alle politiche sociali Raffaella Battocletti.

La cena è anche un’occasione per sostenere importanti progetti di solidarietà che negli anni sono stati indirizzati al compianto padre Lino Zucol e il suo lavoro in India, al dottor Ghezzi e Chirurgia Pediatrica Solidale impegnata in Togo e Madagascar, a suor Marta Endrizzi e la sua importante opera in Burundi e quindi alla Caritas decanale che in pochi anni sta diventando un importante punto di riferimento per i bisogni delle nostre comunità. “Insomma una vera occasione di bontà che coinvolge il Comune di Cavareno, la Parrocchia, l’associazione di promozione sociale Intrecci, il Gruppo Viola di Cavareno e la Caritas decanale”.

Vale la pena di raccontare qualcosa dei gruppi coinvolti, un po’ di storia cominciando dal Gruppo Viola di Cavareno che da quasi un trentennio lavora instancabilmente per raccogliere fondi per innumerevoli progetti di solidarietà in Italia e all’estero. Il gruppo era stato coinvolto qualche anno fa dalla vicepresidente della Comunità di Valle, Carmen Noldin, nella realizzazione di un corso di cucina nonesa per le badanti con il cuoco Carlo Bacca, insieme al Comune di Cavareno e all’associazione Intrecci che raggruppa donne provenienti da varie parti del mondo ed è impegnata nell’integrazione di chi, lasciato il proprio paese, si è trovato a vivere in una realtà molto diversa.

Infine la Caritas decanale, a cui verrà devoluto il ricavato della cena di sabato prossimo, che opera sul territorio attraverso il Centro di Ascolto a Sarnonico, aperto il primo e terzo sabato del mese dalle 9 alle 11 ed il secondo mercoledì dalle 15 alle 17, che accoglie, aiuta e accompagna persone in difficoltà nella ricerca di soluzioni possibili.

“Ognuno di questi gruppi può essere accomunato nel pensiero di William James: Agisci come se quel che fai facesse la differenza. La fa! Cerchiamo quindi tutti di fare la differenza partecipando alla sesta edizione della cena interetnica di solidarietà “Fame di bontà”, a Cavareno” - conclude la Battocletti. (g.e.)

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