sarà ospite del prossimo incontro del pd val di non 

Ci sarà anche Bressa a parlare d’Autonomia

VAL DI NON. In un momento in cui si parla di Autonomia con tutte le interpretazioni e accezioni possibili, a livello nazionale e internazionale, il Circolo Pd Val di Non proporrà una riflessione ad...



VAL DI NON. In un momento in cui si parla di Autonomia con tutte le interpretazioni e accezioni possibili, a livello nazionale e internazionale, il Circolo Pd Val di Non proporrà una riflessione ad ampio raggio sul tema dell’autonomia trentina, che a volte risulta come acquisita e che invece va affrontata anche in vista del rinnovo dei contenuti dello statuto dell’autonomia speciale. La redazione dello statuto sta andando avanti nel disinteresse generale, disinteresse motivato forse dalla pretesa di farne un argomento popolare, senza aver prima avviato una seria campagna conoscitiva delle ricadute dell’autonomia nella vita di tutti i giorni della cittadinanza. Dopo l’incontro con il viceministro Morando e l’assessore Olivi, a Cloz, sul tema della crisi della produzione della mela e dell’indotto che attorno ad essa ruota, il Circolo, con il prossimo incontro, che sarà organizzato in collaborazione con il neo costituito circolo Pd Rotaliana - Faedo - Paganella, si propone l’obiettivo di avviare questa campagna conoscitiva, approfittando della presenza della massima autorità governativa sul tema, l’onorevole Gianclaudio Bressa, viceministro agli affari regionali, e raccogliendo le posizioni in argomento di una serie di personalità significative in diversi settori della nostra società: Gabriele Calliari, presidente Coldiretti del Trentino, Clelia Sandri, sindaca di San Michele all’Adige, rappresentanti degli artigiani e degli industriali, Aldo Dalpiaz, presidente del Circolo Acli di Cles e Franco Ianeselli, segretario generale Cgil del Trentino, con i quali si è già iniziato a discutere di questi problemi in una delle serate di preparazione. Si è sottolineata l’importanza di scoprire il valore dell’autogoverno che deriva dall’Autonomia, che dà la possibilità di sperimentare, senza essere obbligati a seguire le linee guida dettate da Roma, ma anche a non avere una visione politica solo limitata al Trentino e a spaziare e guardare quello che succede in Europa. Riscoprire, inoltre, le origini e il lato storico dell’Autonomia che, oltre ad essere scritta nella costituzione repubblicana, è scritta anche nella storia. (c.a.f.)















Scuola & Ricerca

In primo piano