demografia

Meno figli e più anziani in Trentino: i sindacati chiedono nuove misure per le famiglie

Lavoro femminile, inserimento dei giovani, conciliazione e welfare per chi invecchia: Cgil, Cisl e Uil vogliono risposte dalla Provincia



TRENTO. "Con meno di 4.000 nuovi nati l'anno e con una percentuale di anziani in crescita esponenziale, il Trentino dovrà gestire a breve termine un'importante sfida demografica, potenziando e innovando le misure di welfare pubblico, anche in chiave inclusiva".

Lo affermano, in una nota, i segretari di Cgil, Cisl e Uil del Trentino in riferimento all'ultimo rapporto dell'Agenzia provinciale per la famiglia su famiglia, natalità e demografia.

"Ormai quasi un anno fa abbiamo chiesto alla Giunta provinciale di aprire un confronto con le parti sociali per definire e condividere strategie e strumenti per gestire il calo demografico e l'invecchiamento della popolazione.

Da allora non si è fatto nulla", scrivono i segretari, chiedendo misure per l'occupazione femminile, l'inserimento lavorativo dei giovani e di conciliazione per i genitori.

Sulla riforma del welfare per gli anziani, i sindacalisti chiedono poi più risorse. "Per la riorganizzazione verso il territorio dei servizi dell'Azienda sanitaria la Giunta stanzia una miseria, solo 400.000 euro che non potranno dare alcuna risposta, con il rischio che siano di nuovo le famiglie a doversene far carico". 













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