IL CASO

Madre e figlia morte sotto la valanga, a processo cinque compagni di escursione: c’è anche il padre della ragazza

La tragedia era avvenuta in alta val Venosta all’inizio del 2018: il gruppo di scialpinisti aveva affrontato la gita in un giorno sconsigliato dal bollettino valanghe



BOLZANO. Il 3 gennaio 2018 a San Valentino alla Muta, in alta val Venosta, una valanga aveva travolto e ucciso una scialpinista tedesca, di 45 anni, e la figlia undicenne.

Per quel gravissimo incidente, ora andranno a processo gli altri membri di quella comitiva di scialpinisti tedeschi, tra cui anche il padre della ragazzina.

Sono stati tutti rinviati a giudizio dalla giudice per le indagini preliminari Carla Scheidle per omicidio colposo: a provocare la slavina sarebbe stato infatti proprio il passaggio degli escursionisti, tutti turisti tedeschi, che avevano affrontato la gita in un giorno in cui la pratica dello scialpinismo era sconsigliata anche dal bollettino valanghe.













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