Sanità

Le reti sanitarie sanitarie in Trentino Alto Adige sono buone, ma si può ancora migliorare

Secondo l’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali in regione c’è un buon livello di integrazione della rete ospedaliera e dell'attività per pazienti acuti e post acuti con l'attività territoriale, con particolare riferimento alle reti infarto, ictus, traumi e alle emergenze. Alcuni dati, però, non erano abbastanza per poter essere analizzati



TRENTO. Il Trentino Alto Adige registra un buon livello di integrazione della rete ospedaliera e dell'attività per pazienti acuti e post acuti con l'attività territoriale, con particolare riferimento alle reti infarto, ictus, traumi e alle emergenze. Il dato emerge dalla terza indagine nazionale sullo stato di attuazione delle Reti tempo-dipendenti dell'Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali (Agenas). Le informazioni raccolte - si legge nel rapporto - si basano sulle autodichiarazioni delle Regioni e province autonome riferite all'anno 2022.

Per quanto riguarda la rete cardiologica per l'emergenza dell'Alto Adige, il livello di performance è considerato alto, con una buona proporzione degli infarti del miocardio (Ima) trattati entro 90 minuti, una mortalità a 30 giorni che si attesta sotto l'8% e l'invio del 22% dei pazienti ad alto rischio ischemico residuo a programma riabilitativo. Buono anche il livello della rete ictus, mentre non vi sono abbastanza dati per valutare l'effettiva presa in carico della rete trauma. Sul pronto soccorso, invece, si registra un tempo d'attesa basso e una percentuale di abbandono nettamente al di sotto della media nazionale. In Trentino, la rete cardiologica per l'emergenza si attesta a un 69% per la proporzione infarti del miocardio trattati entro 90 minuti, ma appare da migliorare il dato sulla mortalità a 30 giorni e da correggere la "altissima mortalità a 30 giorni" per bypass aorto-coronarico, mentre è positiva la percentuale di pazienti ad alto rischio ischemico residuo inviati a programma. Anche la mortalità per ictus è considerata buona, con possibili miglioramenti (accesso alla tecnologia neuroradiologica e trattamento dell'emorragia subaraconidea). Anche in questo caso, gli indicatori della rete trauma non hanno permesso di valutare la performance della rete trauma, mentre la percentuale di ricoveri di pazienti provenienti dal Pronto soccorso sul totale dei ricoveri appare al di sopra della media, con un'ottima media del tempo di permanenza anche per i codici a più elevata gravità.













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