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Le associazioni animaliste impugnano il decreto di cattura dell'orsa F36: "Non è un animale pericoloso"

Enpa, Leidaa e Oipa chiedono l’intervento del Consiglio di Stato: “Con la cattura dell’orsa si rischia di condannare a morte il suo cucciolo, che resterebbe senza madre”
LA SENTENZA Sospeso l’abbattimento di F36, disposta la cattura



TRENTO. Dopo la sospensione da parte del Tar di Trento del decreto di abbattimento dell’orsa F36 voluto dal presidente della Provincia Maurizio Fugatti, le associazioni Enpa, Leidaa e Oipa hanno impugnato davanti al Consiglio di Stato il provvedimento del Tar di Trento nella sola parte in cui dispone, al posto dell’uccisione, la cattura dell'orsa F36.

Secondo le tre associazioni - riporta una loro nota congiunta - la cattura dell'esemplare sarebbe "ingiustificata poiché il plantigrado non è un animale pericoloso".

Inoltre, aggiungono, "ci troviamo in una situazione paradossale. La cattura dell’orsa, che pure le risparmierebbe la vita rispetto all'ordinanza faunicida di Maurizio Fugatti da noi impugnata, finirebbe nei fatti per condannare a morte il suo piccolo, che in questa vicenda non ha alcuna parte".

Il provvedimento di cattura contenuto nella sentenza di ieri (11 settembre) secondo gli enti animalisti si troverebbe a produrre quegli stessi effetti la stessa sentenza intendeva evitare. “C'è pochissimo tempo: F36 è radiocollarata e potrebbe essere catturata da un momento all'altro",  concludono le associazioni.













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