Zambana, chiude il negozio del Consorzio 5 Comuni 

I tempi cambiano. Aperto da più di 50 anni, si trova nel capannone in cui si trasferiranno gli uffici della Vetri Speciali. E forse riaprirà altrove. Devigili: «Stiamo considerando tre ipotesi»


Daniele Peretti


Lavis. Era dal 1963 che i contadini di Zambana e dei comuni vicini avevano un chiosco dove vendevano i loro prodotti, nel 1960 avevano invece costituito una cooperativa della quale facevano parte i Comuni di Lavis, Zambana, Nave San Rocco, Mezzolombardo e San Michele e aperto un negozio, la “Bottega”, a Zambana. Martedì quella presenza scomparirà, perché ormai totalmente decontestualizzata dal resto della produzione. Motivo d'orgoglio per gli amministratori dell'attuale Consorzio dei 5 Comuni, il punto vendita si è sempre mantenuto autonomamente. Chiude con un fatturato di 190 mila euro: togliendone 145 mila di spese, ne restano 45 mila di utile. «Consideriamo – spiega il presidente del Consorzio Ciro Devigili – che per rispondere alla richiesta abbiamo dovuto trasformare il punto vendita in un normale negozio di frutta e verdura. Per capirci, abbiamo anche le banane che non sono certo prodotte nei nostri comuni. Ci tengo a sottolineare come la sua gestione non abbia mai pesato sul liquidato ai soci».

Ma dal 2018 il punto vendita è rimasto l'unico testimone del glorioso passato dell’attività ortofrutticola dei 5 comuni confinanti. I capannoni, ma anche il terreno circostante, sono stati acquistati dalla Vetri Speciali che vi trasferirà parte del suo deposito e gli uffici logistici e pur andando a occupare sin da subito una parte dell'area, aveva lasciato in comodato d'uso gratuito fino al 30 giugno 2020 la palazzina uffici. «Vetri Speciali alla demolizione ha preferito una ristrutturazione progressiva dell'esistente e così da luglio andrà a trasferire nell'attuale punto vendita gli uffici logistici per ultimare, presumibilmente entro fine anno, la ristrutturazione nel suo complesso». Dal 2014 l’attività di conservazione refrigerata è stata trasferita a Mezzolombardo, dove sono stati ampliati e ristrutturati gli spazi; mentre a Pietramurata e Caldonazzo è stata portata la lavorazione della frutta.

Tradizionalmente il punto vendita l’estate chiudeva un paio di mesi in attesa di offrire i prodotti del nuovo raccolto, ma quest'anno sarà una chiusura definitiva. Quale sarà il destino delle due dipendenti? «Le collaboratrici hanno un contratto part time di 20 ore settimanali – spiega il presidente Devigili –. Il consiglio d'amministrazione ha proposto loro un lavoro alle stesse condizioni nei due centri di lavorazione. Ovviamente se andremo a riaprire un altro punto vendita, potranno essere reintegrate nello stesso ruolo». Ci sono dunque possibilità di riapertura? «Dopo un periodo negativo, direi che adesso abbiamo delle buone possibilità. Posso dire che stiamo lavorando su tre ipotesi con una decisamente in vantaggio rispetto alle altre tanto che entro il 30 giugno potremmo anche aver già deciso. La sede sarà nel territorio di competenza del Consorzio 5 Comuni e partiremo con una pianificazione marketing ben precisa». Nel 2015 c’è stata l'unificazione tra il Consorzio 5 Comuni e quelli aderenti a La Trentina, la nuova realtà aziendale è stata organizzata sul modello Melinda. Dal 2018 è operativo un unico ufficio commerciale e di marketing, quello di Apot ( Associazione produttori ortofrutticoli trentini) dalle cui scelte strategiche dipenderà il futuro del punto vendita. Con la chiusura del negozio di Zambana si conclude un altro capito della caratterizzazione territoriale del commercio. Una volta erano scelte quasi campanilistiche per commercializzare solo i prodotti locali. A questa fase è seguita quella degli accorpamenti territoriali con i comuni confinanti ed oggi si ragiona in termini provinciali. Non è quindi un addio solo ad punto vendita, ma anche ad un modo di intendere la produzione, il commercio e la valorizzazione dei prodotti dell’agricoltura.













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