Val di Cavedine, 5 parrocchie per il missionario don Bruno

Valle di cavedine. Anche alle 5 parrocchie della valle (Calavino, Lasino, Stravino, Cavedine e Vigo Cavedine) tocca la sostituzione dei parroci; don Luigi Benedetti per motivi di età lascia la...



Valle di cavedine. Anche alle 5 parrocchie della valle (Calavino, Lasino, Stravino, Cavedine e Vigo Cavedine) tocca la sostituzione dei parroci; don Luigi Benedetti per motivi di età lascia la responsabilità della guida pastorale delle comunità della “Val del vènt” sulle spalle di don Bruno Morandini, originario di Predazzo, che farà il suo ingresso ufficiale domani alle 15.30 nella chiesa dell’Assunta di Cavedine. Non è un normale avvicendamento di sacerdoti da una parte all’altra del Trentino: don Morandini infatti era missionario in Bolivia ed è stato richiamato “in patria” dall’arcivescovo Tisi per sopperire all’ormai endemica carenza di sacerdoti nella diocesi, nonostante i tentativi di accorpamento un po’ ovunque di più unità parrocchiali sotto la guida di un solo sacerdote. Don Bruno, come si legge nelle testimonianze che di tanto in tanto inviava a Predazzo per far conoscere la dura realtà in terra di missione, si soffermava spesso sul modo di vivere la religiosità da parte della gente boliviana, che è attratta più dalla esteriorità rituale, che non ad una formazione, finalizzata al riscatto sociale. Ecco alcuni stralci di una sua testimonianza: «Ancora una volta è parso evidente che la religiosità naturale di questo popolo è molto sensibile alla liturgia, alle processioni e sfilate in genere, ma fa molta fatica a lasciarsi mettere in discussione dalla parola di Dio quando si tratta di toccare temi scottanti come il narcotraffico e l’abuso delle bevande alcoliche». E ancora: «C’è da stupirsi come hanno mantenuto vivo il senso comunitario e celebrativo e come, pur nella cornice di un devozionismo tradizionalista, si vedono persone come la nonnina doña Francisca che professano una fede viva».

C’è quindi grande attesa per l’arrivo di don Bruno, al punto che verranno sospese tutte le celebrazioni religiose domenicali in valle per concentrare la presenza dei fedeli al momento dell’accoglienza. M.B.













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