Un futuro per le ex elementari di Stravino 

Accantonato da tempo il progetto di polo sanitario, il Comune di Cavedine avvia la ristrutturazione


di Mariano Bosetti


CAVEDINE. Nel piano delle opere pubbliche 2017-2019 l’amministrazione comunale di Cavedine aveva inserito fra gli investimenti da portare a termine nel corso della consiliatura la ristrutturazione delle ex scuole elementari di Stravino. Si tratta di uno di quei piccoli plessi scolastici frazionali, rimasti in funzione fino agli anni Settanta, la cui popolazione scolastica venne poi assorbita con l’istituzione del centri scolastici (ossia scuole a tempo pieno con l’attivazione della mensa), solitamente localizzati nelle scuole dei centri capoluoghi. Fra i primi a nascere in provincia anche quello di Cavedine che assorbì, oltre alla propria utenza, gli scolari delle vicine frazioni di Stravino e Brusino. Continuò invece a funzionare quello di Vigo Cavedine, con una frequenza di alunni piuttosto sostenuta. Da quel momento in poi un piano era stato concesso in affitto a privati, mentre il seminterrato era stato adibito a locali per le associazioni del paese.

Nel 2008 attraverso degli accordi fra l’ex sindaco Travaglia e l’allora assessore provinciale alla Sanità s’intendeva riutilizzare la struttura per ospitarvi, dopo radicale ristrutturazione, la “Casa della salute” per la valle dei Laghi. Infatti in quegli anni l’istituzione delle case della salute, dislocate nelle comunità di valle, era indicata in quegli anni come strategia vincente per il decentramento delle attività sanitarie verso la periferia. La proposta era già in fase avanzata, in quanto l’allora amministrazione comunale aveva concesso in comodato la struttura all’Azienda sanitaria ed era stato approvato un progetto che prevedeva l’accentramento a Stravino dell’attività sanitaria della valle dei Laghi, compreso lo spostamento della Guardia medica da Calavino. Il che aveva sollevato fra le altre amministrazioni comunali non poche perplessità e anche qualche contestazione.

Ad azzerare la situazione arrivarono le elezioni dell’ottobre 2008, che con il cambio di assessore indirizzarono la sanità trentina verso altri obiettivi e nuove strategie. Infatti l’Azienda provvide a restituire il bene al Comune, che, racimolate via via le risorse, ha deciso di metterci mano. Nel corso del 2018 il consiglio comunale ha infine provveduto ad approvare il progetto esecutivo a firma dell’ingegner Rino Pederzolli, progetto relativo ai lavori di ristrutturazione e riordino funzionale dell’edificio per una spesa complessiva di 626.700 euro, di cui 448.623 per lavori a base d’asta ed 178.077 per somme a disposizione.













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