Stop al consumo di suolo e alle sopraelevazioni in centro

Lavis. Consumo di suolo zero, nuove aree verdi e la possibilità di intervenire in maniera diretta sui masi. Freno invece alla sopraelevazione degli edifici in centro storico. Arriverà presto in...



Lavis. Consumo di suolo zero, nuove aree verdi e la possibilità di intervenire in maniera diretta sui masi. Freno invece alla sopraelevazione degli edifici in centro storico. Arriverà presto in consiglio la variante al piano regolatore di Lavis, con una serie di novità urbanistiche che avranno alcuni effetti molto concreti. Il vicesindaco Luca Paolazzi ne ha fatto una prima presentazione venerdì in aula, per permettere ai consiglieri di prendere atto di eventuali incompatibilità. Non è ancora un ritratto completo: bisognerà attendere che la discussione torni in consiglio, questa volta per l'adozione della variante, con tutte le osservazioni. È comunque un modo per capire i motivi generali di questo provvedimento e quella che ne è la filosofia alla base, almeno secondo la giunta.

Il punto di partenza è in realtà molto tecnico. Il Comune aveva l'esigenza di adeguarsi a una serie di novità normative provinciali e di modificare la propria cartografia, per passare al cosiddetto sistema gis. Ma questo ha permesso di cogliere la palla al balzo per valutare una sessantina di richieste dei privati: ne sono state accolte 25, altre 15 solo parzialmente, mentre le restanti sono state respinte. E poi ci sono state le scelte più generali: nessuna area attualmente non edificabile sarà trasformata in area edificabile. Altre oggi edificabili saranno trasformate in aree verdi. Secondo Paolazzi, si punterà «alla tutela e alla conservazione dei centri storici», oltre che alla «densificazione delle aree già urbanizzate e sature». Fra le novità, una riguarda i masi, dove finora ogni intervento urbanistico aveva bisogno di un piano di recupero. «Ne sono stati attivati pochi e poi sono tutti scaduti – spiega Paolazzi –. Per questo abbiamo deciso di allineare i masi ai centri storici: in futuro si potrà quindi intervenire su questi edifici in modo diretto».

Ultimo punto: la sopraelevazione delle case. La legge provinciale permette di alzare a fini abitativi tutti gli edifici dei centri storici fino a un metro, salvo disposizioni diverse da parte dei Comuni. Lavis ha deciso di porre un freno a questa possibilità: «Alla luce delle caratteristiche dei nostri centri storici (soprattutto Pressano e Sorni), dei molti fronti di pregio e anche dei numerosi immobili già oggi vuoti e bisognosi di recupero, abbiamo deciso di adottare un criterio conservativo per mantenere i caratteri architettonici», spiega Paolazzi.

Venerdì erano assenti tutti i consiglieri della Lega come segno di protesta dopo la mancata approvazione della mozione su Andreas Hofer. D.E.















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