Le firme dei sindaci in testa alla petizione per il medico di base 

Hauser (Mezzocorona) e Ferrari (Roveré della Luna) sono stati sommersi di chiamate. «C’è chi si è sfogato piangendo»


di Liviana Concin


MEZZOCORONA. È partita con le firme dei sindaci di Mezzocorona e Roveré della Luna la petizione attivata dalle due amministrazioni per affrontare la situazione di disagio che attraversa i comuni da quando è cessato il servizio di medico di assistenza primaria del dottor Giuseppe Depaoli, che si prendeva cura di oltre 1.500 cittadini della borgata.

In seguito al pensionamento del medico, lo scorso 15 dicembre, i suoi assistiti si trovano ora a dover scegliere fra gli altri professionisti sparsi sul territorio: «Depaoli è stato eccellente nel rivestire un ruolo così delicato come quello del medico di base - ha dichiarato il primo cittadino di Mezzocorona Mattia Hauser in conferenza stampa -. Proprio per questo siamo convinti serva un sostituto, non un travaso di assistiti su altri medici. Vogliamo che i cittadini di Mezzocorona e Roveré possano scegliere, e farlo senza spostarsi da un comune all’altro per un servizio essenziale».

Sia Hauser che il collega di Roveré della Luna, Luca Ferrari, in questi giorni sono stati sommersi dalle chiamate dei cittadini, con alcuni anziani che sono arrivati addirittura a sfogarsi piangendo. «Abbiamo preferito mantenere un profilo basso, un confronto con le istituzioni che - ha continuato Hauser- aveva portato ad un’apertura totale della dirigente Apss e soprattutto dell’assessore Luca Zeni. Sono sicuro che per chi prende le decisioni in Provincia la salute dei cittadini non sia merce di scambio e che l’apertura ricevuta non sia solo di facciata, per questo ci lascia senza parole l’opposizione molto forte della Cisl Medici».

Attraverso il segretario generale Nicola Paoli, coinvolto nella doppia veste di sindacalista e di medico curante sul quale andrebbero a convergere parte dei pazienti di Depaoli, il sindacato si è infatti opposto fermamente alla sostituzione, chiedendo invece agli assistiti di dividersi fra gli altri medici. I numeri previsti dalla legge provinciale implicano però un territorio amplissimo che va dall’Altopiano alla Valle di Cembra, e considerato che fra i medici che esercitano a Mezzocorona i dottori Vitali e Girardi sono già al completo, a Mezzocorona resterebbe disponibile solo la dottoressa Bartelucci, che non potrebbe comunque accogliere tutti i pazienti di Depaoli, costretti quindi a spostarsi a Mezzolombardo o San Michele. «Ho parlato con tantissimi assistiti di Depaoli, e tutti si sentono smarriti- ha spiegato Luca Ferrari- per anziani e famiglie serve un medico a cui fare riferimento, soprattutto per chi ha problemi ad accedere all’ambulatorio».

Come prevedibile questa situazione sta causando un forte malessere fra i cittadini, che negli amministratori ha trovato un sostegno netto e deciso: «Abbiamo scelto di appoggiare una raccolta firme per far emergere in quanti pretendano una sostituzione con un medico, magari giovane, che possa raccogliere quest’eredità di una figura umana oltre che professionale- ha concluso Hauser-. Quando si tratta di salute e benessere dei cittadini non si può guardare solo il lato economico, facciamo un appello al sindacato, affinché si renda conto del disagio che porta questa situazione. Serve un ragionamento che vada oltre i numeri e se la petizione non dovesse bastare cercheremo altre soluzioni, rispetto a questa necessità».

I cittadini potranno sostenere questa richiesta firmando la petizione nei due comuni, all’ufficio anagrafe o in segreteria, tutte le mattine dalle 8.30 alle 12.30 fino al 20 gennaio. «Venite in comune, firmate e dateci la forza per sostenere questa richiesta- è l’appello dei sindaci- non solo i pazienti “orfani” di Depaoli, ma tutti i cittadini, è una questione di diritti, non solo di comodità».















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