Il Club 3P a Mezzocorona, una storia lunga sessant’anni 

Messa e benedizione dei mezzi. Così questa mattina sarà festeggiato l’anniversario di fondazione di un gruppo cui si devono numerosi servizi e iniziative a favore dell’agricoltura


Carlo Bridi


Mezzocorona. Nella seconda metà degli anni ‘50, nel pieno della fuga dei giovani dai campi, Paolo Bonomi presidente di Coldiretti lanciava i Clubs 3P, circoli di giovani contadini che volevano innanzitutto ridare dignità alla professione, passando poi da un’agricoltura di sussistenza ad un’agricoltura di mercato nel nascente Mercato Comune Europeo. Questo, garantendo assistenza tecnica, ma nel contempo facendo diventare questi club un’autentica palestra di formazione sul piano sociale. Nel 1959 anche a Mezzocorona venne costituito il Club 3P, con l’adesione di una ventina di giovani che volevano scommettere nel rilancio dell’agricoltura con il motto: “Provare, Produrre, Progredire” e lo slogan: “Un nuovo modello di agricoltura si innesta sul vecchio tronco”.

Oggi il Club 3P di Mezzocorona festeggia in sessantesimo invitando la popolazione al “ringraziamento provinciale”. Sarà una mattinata di festa, organizzata insieme alla Coldiretti di Trento, che inizierà alle 10.30 con la messa nella parrocchiale celebrata dall’arcivescovo Tisi. Seguiranno la benedizione dei mezzi agricoli e il rinfresco.

Dopo 60 anni di costante rinnovamento, il 3P di Mezzocorona è ancora fucina di formazione di giovani imprenditori agricoli. Ma secondo il modello acquisito negli Usa dai Clubs dei 4H dell’imparare facendo, il 3P di Mezzocorona si è impegnato anche nella creazione di una miriade di servizi a favore dell’agricoltura. Dal travaglio per fare il pedicure alle vacche al centro di fecondazione, all’ambulatorio veterinario per il settore zootecnico ancora molto presente a Mezzocorona con due caseifici, adoperandosi anche per la fusione degli stessi; fu anche parte attiva nella fusione delle due cantine sociali esistenti negli anni Sessanta. Anche nel comparto antiparassitari fece fare un salto di qualità alla difesa delle piante con la costruzione delle vasche collettive per la distribuzione ai 200 soci di oltre 32.000 hl di prodotti miscelati all’anno. Seguirono il centro per il lavaggio ecologico dei mezzi e la creazione del maschiner ring ancora funzionante.

Il Club 3P ha partecipato anche al concorso del Grappolo d’Oro, e dallo stesso sono usciti personaggi di primo piano come Graziano Bacca, primo presidente provinciale dei 3P e poi dell’Unione Contadini, quindi consigliere e assessore regionale. Ma anche a livello locale ha espresso validi amministratori comunali come Luigi Stefani, diventato poi vicepresidente di Coldiretti e presidente del Consorzio di Bonifica.

Il primo presidente Fabio Weber ricorda bene l’impegno e l’entusiasmo di allora, mentre il presidente attuale Mattia Carli parla di un ruolo di prima linea del 3P sul fronte della sostenibilità e della qualità in agricoltura.













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