«Il Centro sanitario avrà parcheggi in superficie» 

La risposta. Il sindaco di Mezzolombardo Girardi e l’assessore Betalli illustrano il futuro del “San Giovanni” rispondendo alle opposizioni. A marzo il via libera alle camere mortuarie


DANIELE ERLER


MEZZOLOMBARDO. Il Centro sanitario San Giovanni a Mezzolombardo avrà presto un nuovo parcheggio. Le camere mortuarie saranno consegnate entro marzo. Dopo il collaudo amministrativo, sarà risolto anche il problema degli spifferi di aria fredda nella sala d’attesa. Inoltre l’azienda sanitaria migliorerà le indicazioni per il reparto di fisioterapia. Sono il sindaco Christian Girardi e l’assessore alla sanità Francesco Betalli a dare le prime indicazioni sul futuro del San Giovanni, rispondendo all’interrogazione dei consiglieri d’opposizione (di Upt, Patt, Pd e Uniti per Mezzolombardo). Ma la questione del nuovo Centro sanitario ha superato nelle scorse settimane i confini del paese, diventando un caso provinciale. Facendo discutere in particolare Denis Paoli della Lega, originario della Rotaliana, e Luca Zeni del Pd, ex assessore competente.

La “telenovela”

Se non si trattasse di un argomento così serio come è la sanità, la potremmo definire una sorta di telenovela rotaliana, iniziata ancora nel 2010, con l’improvvisa chiusura dell’ospedale. Scatenando un fiume di polemiche e di forti prese di posizione. Alla fine dello scorso anno, il nuovo centro sanitario ha aperto i battenti, ma da subito sono arrivate anche le segnalazioni di disguidi e criticità. Senza drammatizzare la questione, sembra che il passo importante fosse la riapertura del San Giovanni, con i suoi servizi: per la sistemazione di altri aspetti invece bisognerà attendere qualche tempo ancora. Forse proprio l’importanza di un luogo come questo – per Mezzolombardo, ma anche per i paesi vicini – spiega il motivo di tanta attenzione. Ma, con le risposte di sindaco e assessore, ora si capisce anche che qualcosa si sta muovendo. E che presto alcune questioni ancora in sospeso potrebbero essere risolte. Vediamo come.

I parcheggi

Il primo problema che avevano sottolineato le minoranze comunali era la mancanza di parcheggi. Una condizione accentuata dal fatto che il parcheggio interno, inizialmente aperto, è stato chiuso da una recinzione temporanea. Anche quello interrato è inaccessibile. Sindaco e assessore spiegano che la Provincia ha già progettato un nuovo parcheggio sul sedime della vecchia palazzina del centro prelievi, oggi quasi abbandonato: «Sono orientati alla demolizione per ricavarne posti auto». Un’altra ipotesi è la realizzazione del parcheggio all’interno dell’area accessibile da via Carducci. Il parcheggio interrato sarà utilizzabile solo in presenza dell’impianto di videosorveglianza, che sarà pronto dopo il collaudo amministrativo. «Per quanto riguarda il parcheggio in superficie – scrivono i due amministratori comunali – la decisione di sospenderne temporaneamente l’utilizzo sarebbe da ricondurre a problemi di consolidamento del terreno che sostiene la pavimentazione». La chiusura è quindi solo temporanea, «in attesa di una soluzione definitiva» da parte della Provincia.

Le camere mortuarie

È in sospeso anche l’utilizzo delle camere mortuarie. In questo caso si passa da un convenzione già firmata dal Comune, ma rallentata dalle verifiche amministrative in Azienda sanitaria: «Dalle informazioni raccolte confidiamo di averle in consegna entro marzo», confermano sindaco e assessore. Bisognerà attendere invece la fine del collaudo per risolvere il problema degli spifferi d’aria fredda in sala d’attesa.

A fine febbraio l’azienda sanitaria ha inoltre preso l’impegno di migliorare segnaletica e indicazioni per il reparto di fisioterapia.

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