san michele all’adige - alla scoperta delle scritte sul cornòn 

Guida tascabile per le escursioni “sui sentieri dei pastori”

SAN MICHELE ALL’ADIGE . In questi giorni, facendo due passi tra gli scaffali del book shop del Museo degli usi e costumi di San Michele all’Adige o nelle rivendite della Val di Fiemme, si può trovare...



SAN MICHELE ALL’ADIGE . In questi giorni, facendo due passi tra gli scaffali del book shop del Museo degli usi e costumi di San Michele all’Adige o nelle rivendite della Val di Fiemme, si può trovare la guida in formato tascabile "Sui sentieri dei pastori. Itinerari escursionistici alla scoperta delle scritte dei pastori di Fiemme". L’opera, curata da Marta Bazzanella, etnoarcheologa del Museo, con introduzione del direttore Giovanni Kezich, ha lo scopo di accompagnare l’escursionista medio e le famiglie, alla scoperta delle scritte del monte Cornón. La guida si compone di otto itinerari di visita non troppo impegnativi, che danno la possibilità di ammirare a distanza ravvicinata alcune tra le più belle pareti istoriate di tutta la montagna. Pareti rocciose, con raffigurate: date, conteggi, disegni, messaggi di saluto e aneddoti, ha raccontare di un mondo ormai lontano e dei tanti uomini, che hanno voluto lasciare una traccia del loro passaggio. Inoltre, gli itinerari danno la possibilità di partire da ognuno dei diversi paesi (Tesero, Panchià, Ziano e Predazzo) situati alle pendici di questa montagna, allungando o accorciando i tragitti, secondo le capacità dei camminatori.

«Le scritte dei pastori fiemmesi sono una meravigliosa testimonianza di arte popolare di epoca storica, ma che, nella primitività delle forme, nell’essenzialità dei mezzi adoperati per la sua realizzazione, pare conservare un forte legame anche con l’arte rupestre preistorica - scrive il Museo -. La sensazione è quella di trovarsi davanti a un archivio di pietra, dove le scritte si affollano con una concentrazione talvolta impressionante. Le lastre rocciose del Cornón sono diventate le pagine di un libro a cielo aperto dove l’esercizio della “scrittura” sembra voler scongiurare le angosce di uomini soli di fronte all’immensità della natura». (d.b.)













Scuola & Ricerca

In primo piano