Alzheimer o demenza: le famiglie non sono sole 

Lavis e Rotaliana, la Comunità di valle ha preparato una serie di iniziative negli otto comuni. Con un progetto originale: “59 minuti” per le forze dell’ordine


di Daniele Erler


LAVIS E ROTALIANA . La Comunità di valle Rotaliana Königsberg ha ideato una serie di iniziative per sostenere i familiari di persone che “con-vivono” con l’Alzheimer o con altre forme di demenza senile. Lo ha fatto partendo da una convinzione: che «la vita non finisca dopo la diagnosi». È la base di un modello terapeutico innovativo che si sta diffondendo, grazie all’esperta Letizia Espanoli, anche nelle case di riposo e nelle strutture sanitarie. Con l’obiettivo di scardinare l’idea drammatica che la scoperta della demenza coincida con la condanna all’annientamento della persona. «Non è così, perché le persone vivono al di là della loro malattia», ha spiegato Erica Devigili, responsabile del nucleo Alzheimer di Lavis, negli incontri dei giorni scorsi: mercoledì a palazzo de Maffei a Lavis e ieri sera a San Michele.

Ma è solo l’inizio di una serie di iniziative volute dalla Comunità di valle e realizzate con gli otto comuni, le case di riposo di Lavis e Mezzocorona e la farmacia Zanini. Una sorta di mega-progetto che non ha precedenti, almeno in Rotaliana. Avrà il suo culmine in quello che è probabilmente l’incontro più originale. Si chiama “59 minuti che spettinano la demenza” e coinvolgerà il personale dei comuni, i vigili del fuoco, la polizia municipale e le parrocchie. Ovvero tutte quelle persone che nel loro lavoro potrebbero imbattersi – anche per caso, per strada – in una persona che convive con la demenza. L’obiettivo è di creare una cultura diffusa, che possa evitare l’incomprensione dei comportamenti dei malati. Al centro dell’iniziativa della Rotaliana ci sono però soprattutto le famiglie: quelle che dopo una diagnosi rischiano di trovarsi all’improvviso sole e impreparate, a combattere contro la malattia. «Ebbene – sembrano dire dalla Rotaliana – non siete più sole».

Dal 4 novembre al 20 dicembre, si svolgeranno 12 incontri, dalle 20 alle 22, all’ex biblioteca comunale di Mezzocorona: sono tutti laboratori che si basano sul modello “sente-mente” elaborato da Letizia Espanoli. Ci sono poi i mercoledì della salute, alle 20.30 alla biblioteca di Mezzocorona, dal 26 settembre al 7 novembre. Una giornata formativa aperta a tutta la popolazione, a novembre a Mezzolombardo. E anche i ragazzi dei centri giovani gestiti dall’Appm saranno coinvolti nel progetto.

Per ogni informazione si può chiamare il numero 0461 609062 o scrivere alla mail segreteria.sas@comunitarotaliana.tn.it.

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