Alex, il designer dei fiori che emoziona a Sanremo 

Tondin vive e lavora nel negozio di famiglia a Cembra e in questi giorni è impegnato negli allestimenti al festival canoro: «Si imparano nuove tecniche»


di Daniele Erler


CEMBRA . «Per un cantante andare al festival è una forte emozione, una sorta di traguardo. Ecco, per chi si occupa di fiori è praticamente lo stesso». Dietro ai fiori del Festival di Sanremo c’è anche un trentino: si chiama Alex Tondin, ha 34 anni ed è di Cembra. È fra i migliori “floral designers” d’Italia ed è stato scelto, dopo aver vinto un concorso, per allestire il teatro Ariston e per preparare mazzi e bouquet nella città dei fiori per eccellenza. Lui, che durante l’anno lavora nel negozio di famiglia a Cembra, ha portato la sua arte a Sanremo: ha iniziato una settimana fa e finirà domani, dopo la finalissima di stasera, con l’allestimento del teatro per la diretta di “Domenica In”. Nel frattempo ha fatto un salto anche in Germania, all’ambasciata italiana di Berlino, per allestirla con i fiori del distretto florovivaistico della Liguria, in occasione di una fiera.

«Nel 2017 ho partecipato a un concorso per la preparazione dei bouquet del festival e ho vinto – ci racconta Alex –. Così sono entrato per la prima volta nella squadra dei fiorai per il Festival di Sanremo. Quest’anno sono tornato per la seconda volta». «Abbiamo cominciato sabato scorso, allestendo l’ingresso dell’Ariston con una parete costruita utilizzando i fiori tipici della Liguria: anemoni, papaveri, garofani e ginestra. Affiancati a rose, ranuncoli e fronde ornamentali. Poi abbiamo allestito la sala stampa e casa Sanremo. Quindi abbiamo iniziato ad occuparci dei mazzi che sono consegnati a cantanti e ospiti».

Lavorando nel backstage e sul red carpet, Alex ha potuto incontrare quasi tutti gli artisti: da Claudio Baglioni ad Anna Tatangelo, Patty Pravo, Mario Biondi e i Negrita: «Sono persone come noi, si capisce che sono emozionati, perché Sanremo non è un evento come gli altri». Per due giorni si è trasferito a Berlino, dove lo ha raggiunto un altro trentino: il floral designer Tony Trentini. Insieme hanno usato i fiori di Sanremo e della Liguria per addobbare l’ambasciata italiana. Poi Alex è tornato all’Ariston.

«Con i fiori io ci sono nato – ci spiega – il negozio di famiglia a Cembra ha aperto nel 1982. Poi ho iniziato a fare concorsi di design dei fiori: il primo è stato nel 2003. Sono stato in Croazia, Slovenia, Sicilia, Campania e Lombardia. Quest’estate ho lavorato per gli una festa esclusiva con clienti provenienti dagli Emirati Arabi Uniti. Ma nulla è come Sanremo: per un fiorista, stare all’Ariston è un’emozione unica. E in questi giorni molti clienti mi stanno scrivendo per complimentarsi e questa è una grande soddisfazione. È stimolante anche per il confronto che possiamo fare fra colleghi di tutta Italia. Si possono imparare nuove tecniche. C’è ovviamente anche un po’ di tensione, ma quando siamo in gruppo riusciamo a sdrammatizzare».

«I fiori sono i loro e sono bellissimi – spiega Alex – io ho portato le mie mani e la mia professionalità. I bouquet sul palco, i fiori in sala stampa, i pannelli all’ingresso del teatro: sono tutti fatti con i fiori e le fronde di Sanremo. Ma per valorizzarli serve il lavoro dei migliori floral designers provenienti da tutta Italia. E per me è un onore essere uno di loro». Perché – come si dice in questi casi – in fondo “Sanremo è Sanremo”.

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