BOLZANO

La profumeria storica chiude dopo 90 anni: «Affitto e spese eccessive» 

Bolzano, abbassa le serrande «Fragrantia», all’angolo con via della Rena. Il titolare: «Troppo difficile stare sul mercato per chi punta al rapporto coi clienti»


di Paolo Campostrini


BOLZANO. Herr Market aveva il negozio che non si entrava, ieri. Prove profumo, creme, balsami in un vorticare di fragranze e di clienti. Grande svendita finale, alles raus. "Siamo qui da 90 anni - dice tra uno scontrino e una telefonata il titolare - prima mio nonno, poi mio padre. E c’era sempre di mezzo un nome: io Josef, mio padre Franz Josef, mio nonno ancora Josef...". Ma si chiude qui, la successione.

Perchè al numero 8 di piazza Walther il sabato di Pasqua era l’ultimo giorno d’apertura di "Fragrantia". Via perchè non ce la si fa più. Prezzi, affitti, spese, una via Crucis commerciale per chi vuole resistere in centro-centro. È questa la ragione? "È questa - dice a mezza voce Josef Market - perchè è impossibile per un commercio come il nostro, fatto di rapporto col cliente, di consigli, di commesse che ti stanno vicino e ti parlano stare sul mercato".

Colpa delle grandi catene? Magari sì, visto che lì, tutto intorno, tra via della Rena, via Museo, è stato un fiorire di profumerie mordi e fuggi, legate a marchi nazionali di distribuzione diffusa, in grado di acquistare enormi quantitativi di prodotto e poi di rivenderli in giro per il Paese tagliando sul personale. Ma anche no. «È stato decisivo l’ultimo aumento dell’affitto», dice.

Senza far nomi, ne mettere in fila le richieste, pare che ormai per un mese di affitto che riguarda un piccolo negozio come la profumeria, si chiedano dai 5 ai 6 mila euro. Che all’anno fanno oltre 70 mila. Poi ci si stupisce se la piazza e i Portici sono pieni di prodotti che si possono trovare in ogni angolo di mondo precisi precisi come qui. Sono un po’ di mesi che la famiglia Market, un negozio a Merano e altre attività ad Appiano, medita di lasciare il Walther.

Per quelle vetrine pronte ad essere liberate si era mosso il bar a fianco, per allargarsi. Ma anche questi interlocutori sono stati frenati dai 6 mila euro mensili di richiesta. È probabile, anzi quasi certo, che al posto di "Fragrantia" arrivi ora un marchio di accessori internazionale. O, ancor più possibile, un logo di cioccolateria svizzera, forse la "Lindt". «Starò più con mia moglie- scherza Herr Market - visto che abbiamo delle attività ad Appiano. Ci siamo scambiati i ruoli classici, io e lei: lei fa l’agricoltore, io il profumiere...». Ma da tanto. Uno delle più vecchie presenze di piazza. Novant’anni: vuol dire che il nonno dell’attuale conduttore ha aperto che c’erano le camicie nere a sfilare sotto il Walther (poi rimosso...) e che la famiglia ne ha viste tante, quasi tutte, delle vicende che hanno attraversato la città tra le due guerre e dopo.

La chiusura di questa altra vetrina storica ci dice un paio di cose. La prima è che Bolzano si impoverisce di volti e di luoghi che hanno una tradizione. Che si perde un po’ di memoria. Che, soprattutto, è inutile piangere sulla scomparsa dei "negozi di vicinato", mantra delle associazioni commerciali, quando poi magari gli stessi imprenditori che protestano, tengono alti gli affitti dei locali che neanche in via Montenapoleone.

Infine che Bolzano sarà sempre più piena di marchi presenti ovunque e sempre meno delle sue specificità. Insomma, profumi adieu. Piazza Walther diventa un po’ più uguale alle altre.

 













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