L'AGGRESSIONE SUL PELLER

"L'orso mi ha sbattuto a terra e azzannato la gamba. Papà mi ha salvato"

Il racconto di Christian Misseroni. "Ha rotto la gamba con un morso a mio padre Fabio e lo ha morso anche al braccio". LEGGI ANCHE: La Lav: "No all'ennesima ordinanza spara-orso" -  Fugatti: "troppi plantigradi sul territorio"



TRENTO. Un incubo che si è materializzato d'improvviso. Così Christian Misseroni racconta l'aggressione del 22 giugno subita da lui e dal padre Fabio - titolare dell'omonima macelleria nel centro di Cles - sul Monte Peller. «Volevo andare a fare due passi nel bosco, una passeggiata veloce per vedere dall'alto il Verdè e mio papà mi ha detto "dai che vengo anche io". Se non lo avesse fatto, sarei stato da solo». 

I due scendono dall'auto. Dopo neppure 10 minuti di cammino, l'attacco. «Io ero davanti a mio papà e la sensazione che avevo e che fossimo assolutamente soli. Poi, all'improvviso, da un albero è balzato fuori l'orso. Ho alzato la testa perché ho sentito una sorta di ringhio. Era a tre metri da me, non avevo alcuna via di scampo. E poi l'orso era già in movimento contro di me. Neppure il tempo di pensare a qualcosa e mi aveva sbattuto a terra».

«Ero bloccato a terra. Ho tentato di scalciare via l'animale con i piedi, ma mi ha azzannato alla gamba, ho cercato di rialzarmi ma mi ha bloccato con una zampata: ho i segni dei tre artigli. E poi è arrivato papà».

Un papà che si è messo in mezzo per cercare di salvare il figlio. «Papà è intervenuto - dice - e l'orso l'ha buttato per terra. Gli ha rotto la gamba con un morso e lo ha morso anche al braccio. Con le mani ha cercato di tutelare il suo viso e ha ferite anche lì. Gli hanno dovuto mettere i punti su due dita».

 

L'intervista completa sul giornale nella nostra edicola online.













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