IL CASO

L'ordinanza per abbattere l'orso pronta per essere firmata

Il presidente della Giunta provinciale ha sottolineato, in una conferenza stampa sul tema, come il numero dei plantigradi sul territorio sia eccessivo

LEGGI ANCHE - Dopo l'aggressione arriva l'ordinanza per abbattere l'orso - Incontrano l'orso: padre e figlio feriti



TRENTO. L'ordinanza per abbattere l'orso che nella giornata di ieri (22 giugno) ha aggredito due uomini, padre e figlio, sul Monte Peller, verrà firmata oggi, 23 giugno, dal presidente della Giunta provinciale Maurizio Fugatti. 

In generale, la linea del governatore è quella di riuscire a porre un tetto massimo al numero dei plantigradi in provincia. Sul tema è annunciato anche un confronto con il ministero. 

Intanto verrà dimesso questa sera dall'ospedalde di Cles il 59enne ferito ieri dall'orso. Ha una tibia fratturata. Nel primo pomeriggio ha ricevuto la visita dello stesso Fugatti (nella foto). Il figlio dell'uomo, invece, ha riportato ferite lievi. 

“E’ un fatto gravissimo - ha detto il governatore, riferendosi all'episodio del Monte Peller - che impone di agire per tutelare la pubblica incolumità delle persone, come del resto previsto, per un’aggressione di questo tipo, dal piano per la tutela dell’Orso PACOBACE. Nelle prossime ore informerò il ministro dell’Ambiente Costa delle azioni che intendiamo mettere in campo in seguito a quanto accaduto ieri".

"E’ chiaro che un episodio del genere, che si aggiunge a numerosi altri casi di plantigradi confidenti che entrano sempre più spesso nei centri abitati a fondo valle, ci impone di avviare una riflessione sulla situazione presente sul nostro territorio. In Trentino ci sono fra gli 82 ed i 93 esemplari a cui si aggiungono i nuovi cuccioli. Questi numeri mettono in dubbio la possibilità di convivenza dell’orso con l’uomo. Quindi sottoporremo questa situazione al ministro Costa per avviare una discussione sulla prospettiva gestionale degli orsi che sta diventando sempre più insostenibile. Vogliamo dialogare con il Ministero, sapendo comunque – ha concluso il presidente che in tarda mattinata ha visitato all’Ospedale di Cles l’uomo rimasto ferito dall'attacco dell’orso – che noi abbiamo una legge, la 9 del 2018, che ci consente ampi margini di manovra sulla gestione dei grandi carnivori". 

“E’ stato davvero un brutto episodio – ha aggiunto l’assessore Zanotelli – sono stata anch'io ieri sera a trovare le persone coinvolte, che erano in forte stato di shock. Speriamo che possano riprendersi al più presto, naturalmente da parte della Provincia vi sarà il massimo sostegno nei prossimi giorni. La Giunta provinciale fin dall'inizio della legislatura – ha detto l’assessore – ha avviato una serie di interlocuzioni con il Ministero e con altre regioni dell’arco alpino sul tema dei grandi carnivori, ponendo la questione di una gestione più diretta da parte degli enti territoriali, anche a tutela della pubblica sicurezza. Impegno sul quale procederemo nei prossimi mesi".

Il dirigente generale Romano Masè ha spiegato che gli agenti della Forestale hanno fin da subito avviato un’azione di presidio del territorio dove è avvenuta l’aggressione, di informazione alle persone che vivono nella zona e nel contempo sono stati inviati al laboratorio della Fondazione Mach gli abiti delle due persone ferite, che serviranno ad identificare l’animale attraverso l’esame del DNA. Al momento, è stato detto, non si sa se si tratti di un maschio e o di una femmina.













Scuola & Ricerca

In primo piano