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Il caso Chico Forti e il turismo in Trentino nell’incontro fra Fugatti e il console Usa

Robert Needham: “qui è così bello che incoraggerò i miei concittadini a farvi visita”



TRENTO. Si è parlato anche del trasferimento in Italia di Chico Forti nell'incontro di oggi (9 marzo) fra il presidente della Provincia Maurizio Fugatti e il Console generale degli Stati Uniti d’America Robert Needham. All’incontro hanno partecipato anche il viceconsole Brett Dvorak e il responsabile del settore internazionalizzazione e relazioni economiche della Provincia Raffaele Farella.

Il console Needham, che ha già visitato il Trentino in passato in veste di turista, apprezzandone le molte attrattive, ha espresso interesse per il modo in cui il territorio sta gestendo l’attuale crisi pandemica, ma anche per le iniziative del Trentino nel campo della green economy, per le partnership avviate con importanti realtà americane, e relativamente alla possibilità di approfondire i rapporti, già molto buoni, fra le istituzioni universitarie e della ricerca trentine e statunitensi.

Il presidente Fugatti ha sottolineato a sua volta l’ottima collaborazione esistente fra il Trentino e gli Usa e ha ringraziato per l’aiuto prestato dagli Stati Uniti con alcune forniture medico-sanitarie distribuite in Trentino dopo l’inizio della pandemia.

Fugatti ha inoltre brevemente illustrato al console l’esigenza di ragionare assieme sull’accesso delle produzioni agricole del Trentino – in particolare le mele – negli Stati Uniti, al netto delle restrizioni tecniche vigenti, nonché su una possibile crescita della presenza del turismo statunitense in provincia. 

“Per noi è un onore potervi conoscere – ha detto Fugatti in apertura della videoconferenza - seppure con queste modalità tecnologiche. Sono lieto di rappresentare l’amicizia vera che il Trentino ha e vuole continuare a coltivare con gli Usa, sotto il profilo istituzionale e anche economico. Siamo una piccola realtà, che gode però di una particolare autonomia, esercitando quindi funzioni e competenze molto ampie. Abbiamo significativi rapporti economici con gli Usa, che vogliamo far crescere. Ci sono importanti aziende americane – ad esempio Dana, Watts Industries Italia, Esseffe, O-I Manifacturing Italy S.P.A., Vetri Speciali S.P.A., TRC (Technical Rubber Company)– che hanno effettuato investimenti e acquisizioni in Trentino. Anche alcune aziende trentine, come Aquafil o Zobele Holding, sono molto attive negli Usa. La pandemia ha avuto un impatto molto pesante, sia sul versante sanitario che su quello economico, in particolare nel settore del turismo, che rappresenta il 25% circa del nostro pil”.

Il console si è detto consapevole delle questioni economiche che il presidente Fugatti ha sollevato ed ha espresso la sua disponibilità a portarle all’attenzione degli uffici competenti e ha ringraziato l’università di Trento e le altre istituzioni scientifiche per i molti studenti e ricercatori statunitensi che accolgono, auspicando che l’interscambio possa essere rilanciato con forza all’indomani della fine della pandemia. “Riguardo al turismo – ha aggiunto – la vostra provincia è così bella e io non posso che incoraggiare i miei concittadini a farvi visita”.

Infine, si è parlato della vicenda di Chico Forti. Fugatti ha auspicato che si riesca a dar corso in tempi rapidi alla decisione del governatore della Florida del 23 dicembre scorso, che autorizza il trasferimento di Forti in Italia. Il console ha detto di conoscere il caso, che passerà ora al Ministero della Giustizia americano.













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