I lavori della “Fortini” procedono a gran ritmo 

Madonna di Campiglio. Operativo il cantiere che porterà al completamento della nuova cabinovia “tagliacode” su Pradalago. La portata oraria passerà da 2.100 a 3.600 persone 


Elena Baiguera Beltrami


Madonna di campiglio. L’immagine dello scavo che cattura lo sguardo di chi transita sulla statale 239, tra l’abitato di Madonna di Campiglio e il passo di Campo Carlo Magno, è veramente impressionante per le dimensioni che attualmente presenta. I vertici della società Funivie Madonna di Campiglio però assicurano che una volta terminati i lavori per la realizzazione della stazione a valle della nuova telecabina Fortini-Pradalago, con relativi parcheggi di pertinenza, la situazione di sovraffollamento dell’area verrà significativamente migliorata.

«Il nuovo impianto va a sostituire la Seggiovia Fortini, costruita nel 2000 con una portata oraria di 2.150 p/h - illustra una nota della direzione -. Nelle ultime stagioni invernali ha registrato più di 1.000.000 di passaggi, essendo questo un impianto utilizzato oltre che dalla clientela di Madonna di Campiglio, anche da quella ospite nelle due località limitrofe di Pinzolo e Folgarida-Marilleva per il rientro serale, formando interminabili code. La scelta di sostituire la seggiovia con una cabinovia è stata dettata dall’intento di decongestionare nelle ore pomeridiane il rientro degli sciatori».

L’auspicio, hanno rilevato alcuni operatori del luogo, è che contestualmente venga anche migliorata la situazione viabilistica di quel tratto di statale, sempre trafficatissimo e intasato da parcheggi selvaggi.

Tornando alle caratteristiche della nuova telecabina, si tratta di un impianto di ultima generazione, fornito dalla ditta Doppelmayr, classe D a risparmio energetico, con emissioni di rumore ridotte e meno vibrazioni, rispetto agli impianti già in essere. Le cabine, da 10 posti, sono larghe 2,6 metri e alte 2,2, la portata oraria passa da 2.100 persone ora della vecchia seggiovia alle 3.600 del nuovo impianto, per una velocità di 6 metri al secondo.

Le due stazioni di partenza e di arrivo sono poste rispettivamente a 1.644 metri e 2.100. Il tracciato della telecabina si snoda su 2,4 chilometri e su un dislivello di 456 metri, raggiungendo una pendenza massima del 55,35%.

Nonostante le difficoltà del momento, dunque, che con l’obbligo dei distanziamenti sociali potrebbero fiaccare considerevolmente gli afflussi sugli impianti di risalita, la società impiantistica campigliana ha scelto di continuare a investire. In vista della stagione estiva il problema non si pone (il traffico estivo rappresenta per la società soltanto il 5% del totale), per la stagione invernale 2020-2021 gli interrogativi non mancano, soprattutto per quanto riguarda la clientela straniera. Da diversi anni ormai sciatori dell’est e del nord Europa rappresentano più del 50% della clientela totale e nonostante la situazione di emergenza per il Covid19 in tutta Italia (ad eccezione della Lombardia ancora osservata speciale) stia ormai perdendo la propria virulenza, per un ritorno ai grandi numeri occorrerà considerare principalmente due fattori: un eventuale rialzo del contagio dal prossimo autunno e il “sentiment” degli stranieri nei confronti del nostro Paese, che, purtroppo, obiettivamente al momento non fa ben sperare.

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