il caso

Gli animalisti furiosi: “Hanno ammazzato M90, è tempo di reagire”

La Lav chiama a raccolta in piazza Dante per sabato 10 febbraio dalle 14: "E' stata una vera e propria esecuzione". Convocata da Centopercentoanimalisti una manifestazione di protesta per il 2 marzo al Casteller

IL FATTO. Ucciso M90. La Provincia di Trento: "Era pericoloso"

LA DECISIONE. La Provincia di Trento firma un decreto per l'abbattimento dell'orso M90

IL CASO. Ispra concede alla Provincia abbattimento o cattura

IDENTIFICATO. L'orso con radiocollare in valle di Sole ha un nome: è M90

LA PAURA. Coppia inseguita da un orso in Val di Sole, ecco dove è successo



TRENTO. “Hanno ammazzato M90”, in lettere maiuscole, è il titolo di un post pubblicato su Facebook  dall’associazione Centopercentoanimalisti dopo la notizia dell’abbattimento dell’esemplare che aveva inseguito due persone a Mezzana. “Ora è tempo di reagire!”, si legge. “Chi si vuole unire a noi partecipi! Hanno ucciso un Orso innocente di nascosto. Ora basta! Cercate di capire il messaggio subliminale del manifesto. Ora basta! LA PROMESSA! Sabato 2 marzo!

Il manifesto ritrae un orso con le fauci aperte su sfondo rosso e sabato 2 marzo è il giorno della manifestazione convocata al Casteller, con ritrovo per le 14, alla stazione ferroviaria di Villazzano.

Stanno arrivando intanto altre reazioni delle associazioni animaliste dopo il provvedimento eseguito dalla Forestale di Trento su disposizione del presidente della Provincia Maurizio Fugatti.

Interviene anche la Lav: "È iniziata ufficialmente la strage degli orsi trentini a firma del Presidente della Provincia autonoma di Trento Maurizio Fugatti. A due ore dalla pubblicazione del decreto di uccisione, è arrivata la notizia che la condanna a morte di M90 era già stata eseguita". 

“Si tratta di una vera e propria esecuzione, e i tempi ristretti tra pubblicazione del decreto e notizia

 di esecuzione della condanna ci fanno pensare che mentre Fugatti firmava l’uccisione, le carabine erano già fumanti” ha dichiarato Massimo Vitturi, responsabile area selvatici della Lav, che ha aggiunto “tutto questo

 è stato studiato a tavolino per impedirci di intervenire in difesa di M90, un giovane orso di appena 3 anni, da poco indipendente dalla madre”.

“Ci è stato impedito di difendere M90 ricorrendo al TAR contro la sua condanna a morte, ma non ci fermeremo

 di fronte agli ammazzaselvatici: oggi è il giorno del dolore, ma siamo già al lavoro per ottenere giustizia per M90 e tutti gli altri orsi casualmente trovati morti dopo le condanne di uccisione” ha concluso Vitturi.  

“Questa uccisione non aumenta in alcun modo il livello di sicurezza dei cittadini trentini, questo sia

 chiaro. M90 è stato ucciso perchè considerato confidente, e lo era diventato perchè aveva a disposizione cassonetti aperti ovunque” ha concluso Vitturi.

"Lo stesso Ispra infatti sollecitava da tempo la Provincia di Trento ad installare i cassonetti anti-orso, quando è già noto che la loro messa in opera terminerà solo nel 2028 per ammissione della ex assessora Zanotelli, ovvero con ben 24 anni di ritardo da quando la Provincia ha preso in mano la gestione degli orsi sul suo territorio.

Quanti orsi saranno nel frattempo stati resi colpevolmente confidenti dalla mancata gestione delle fonti alimentari da parte dell’amministrazione provinciale? "

La Lav sarà presente in piazza Dante a Trento, sabato 10 febbraio dalle ore 14 alla manifestazione organizzata da

Stop Casteller in difesa degli orsi e contro la politica ammazza orsi di Fugatti, in ricordo di M90.

L'Organizzazione internazionale protezione animali (Oipa) annuncia l'intenzione di chiedere l'accesso agli atti per conoscere i dettagli della vicenda e per sapere come è stato eseguito l'abbattimento "Abbiamo sperato fino all'ultimo in un ripensamento, in considerazione della speciale protezione di cui gode la specie anche a livello europeo e nel rispetto dell'articolo 9 della Costituzione che tutela la biodiversità, ma il presidente Fugatti è stato sordo anche alle istanze dell'opinione pubblica che vorrebbe un Trentino amico degli animali".  "Una politica miope e nemica degli animali quella della Provincia di Trento, che non tutela la biodiversità", afferma Oipa.

La presidente nazionale di Enpa, Carla Rocchi, in un comunicato, parla di "orrore, sgomento e profonda indignazione", evidenziando come l'ente intraprenderà "tutte le azioni necessarie affinché il presidente della Provincia di Trento renda conto delle sue decisioni in tutte le sedi appropriate, italiane ed europee, tribunali compresi". L'associazione Animalisti italiani, poi, ha lanciato un appello al presidente del consiglio Giorgia Meloni e al ministro dell'ambiente Gilberto Pichetto Fratin per "salvare la vira degli orsi".













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