Marini (M5S) chiede di salvare l’area protetta di Serodoli 

VAL RENDENA. L'area protetta di Serodoli, sopra Madonna di Campiglio, torna al centro delle cronache. A riportarcela è il consigliere provinciale Alex Marini, che nei giorni scorsi ha presentato un'in...



VAL RENDENA. L'area protetta di Serodoli, sopra Madonna di Campiglio, torna al centro delle cronache. A riportarcela è il consigliere provinciale Alex Marini, che nei giorni scorsi ha presentato un'interrogazione sul tema chiedendo alla giunta di chiarire i propri rapporti con le funivie di Campiglio. «In Val Rendena - scrive Alex Marini su Facebook - c’è una società impiantistica che desidera allargarsi su una zona naturale di altissimo pregio, Serodoli sopra Madonna di Campiglio, che risulta pure essere la più rilevante di tutto il Trentino per concentrazione e qualità dell’acqua».

L’interrogazione

Per il consigliere grillino «non si tratta del classico dilemma “preservare l’ambiente o intascare la grana” o almeno non si tratta “solo” di questo. La richiesta di piazzare impianti a Serdoli, magari finendo col poggiare i piloni delle seggiovie direttamente nei bellissimi laghetti montani che ancora si possono ammirare in questo paradiso ad alta quota, è figlia di una concezione obsoleta e sfruttatoria della montagna. Parte dal presupposto, errato, che “ciò che è bene per gli impiantisti è bene per il Trentino”. Non è così. I mutamenti climatici, il surriscaldamento globale ma anche l’evoluzione del gusto e delle aspettative del turista moderno impongono di pensare ad uno sviluppo turistico diverso, destagionalizzato e armonico rispetto alle meravigliose risorse naturali che Madre Natura ha donato al Trentino e all’Umanità».

Difendere Serodoli

Il pentastellato ritiene che difendere Serodoli sia segno di "lungimiranza" figlia della «consapevolezza della necessità di adattare un modello destinato ad essere perdente nel medio periodo, per non trovarsi di colpo senza alternative».

Ragionamenti che abbinati alle notizie trapelate sui giornali di una possibile estensione del demanio sciistico all'area di Serodoli hanno indotto Marini a interrogare la Giunta provinciale, chiedendo di chiarire quali rapporti intercorrano fra essa e le funivie di Campiglio e «se tra i due soggetti sia stato pattuito in forma orale o scritta qualche tipo di accordo volto ad ampliare il demanio sciistico». Oltre a ciò il consigliere grillino chiede anche se la Comunità delle Giudicarie abbia o voglia produrre uno studio per valutare gli effetti dell'espansione delle piste a Serodoli e se la Giunta abbia già preso provvedimenti per modificare il piano urbanistico provinciale ampliando le aree sciabili tra le Giudicarie e la Val di Sole.













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