IL CASO

Il Parco Adamello: "No ai maxiconcerti e agli spettacoli pirotecnici in quota"

I dirigenti avvisano amministratori locali e operatori turistici: "Si sviliscono i tratti distintivi del patrimonio naturale"



STREMBO. «Manifestazioni musicali di massa che prevedono l'utilizzo di impianti di amplificazione e spettacoli pirotecnici non valorizzano affatto l'unicità delle nostre montagne, ma tendono ad omologarle ad ambienti urbani finendo così per svilire i tratti distintivi del patrimonio naturale».

Lo scrivono i dirigenti del Parco naturale Adamello Brenta in una lettera ad amministratori locali e operatori turistici. «Una montagna come luogo spirituale - sottolinea il presidente del Parco, Joseph Masè - dove godere della bellezza del paesaggio, del silenzio e delle emozioni che la natura sa offrire, ma poi ci si imbatte con frequenza in comportamenti che vanno nella direzione opposta e che, a mio avviso, offendono la montagna e sviliscono il contesto naturalistico, oltre che mettere in pericolo la fauna selvatica».

«L'inverno - si legge poi nella lettera - è il momento di maggior vulnerabilità per la fauna a causa delle difficoltà di alimentazione e di spostamento su terreni innevati. Qualsiasi forma di disturbo, soprattutto quelle più invasive, rappresentano concreti fattori di minaccia e di stress per gli animali, la cui tutela è prioritario interesse della gestione di un Parco naturale».













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