storo - interrogazione in giunta 

«Ex casello demolito Dove sono i soldi?»

STORO. Le opposizioni storesi interrogano l'amministrazione comunale per la mancata restituzione del denaro derivante dalla demolizione dell'edificio dell'ex casello di Darzo alla frazione medesima...



STORO. Le opposizioni storesi interrogano l'amministrazione comunale per la mancata restituzione del denaro derivante dalla demolizione dell'edificio dell'ex casello di Darzo alla frazione medesima e adombrano che all'origine del ritardo ci siano dissapori fra le associazioni del paese. Nella loro interrogazione i gruppi "Fare", "Crescere Insieme" e "Patto Democratico" ricostruiscono sommariamente gli eventi: «A seguito dell’esproprio dell’edificio “ex Caseifico” di Darzo, la cui demolizione risale al 2006 - scrivono - il Comune di Storo ha accantonato un fondo di circa 90 mila euro, che negli accordi doveva ritornare nella disponibilità delle associazioni di Darzo a partire dal 2016 e doveva essere destinato a opere per la comunità di Darzo. Ci giungono parecchie segnalazioni di censiti di Darzo che si chiedono che fine abbiano fatto quei soldi e per quale motivo non siano ancora stati restituiti. Per alcuni il motivo principale pare essere un forte disaccordo tra le varie associazioni sull’utilizzo di questo fondo».

A seguire le domande, rivolte in primis al consigliere delegato per Darzo Fabio Marini, al quale si chiede come mai i soldi non siano ancora stati restituiti alla frazione di Darzo, se si siano fatte riunioni con le associazioni, cosa vogliano fare queste ultime dei soldi e se il Comune abbia trovato il modo di mantenere nella propria disponibilità il fondo accantonato a suo tempo.

Torna così alla ribalta una questione assai dibattuta negli ultimi anni. L'ex caseificio di Darzo cessò l'attività negli anni 60. L'edificio da allora restò in disuso, sebbene fra la fine degli anni '90 e i primi del 2000 i giovani di Darzo lo avessero eletto a luogo di ritrovo. Nel 2006 si decise l'abbattimento, stabilendo che l'ex caseificio aveva un valore di 90 mila euro circa. Denaro che l'amministrazione comunale dell'epoca depositò in banca per 10 anni in modo da cautelarsi da possibili pretese di terzi. La cifra, che con gli interessi ammontava ormai a più di 100 mila euro, venne resa lo scorso anno al Comune di Storo ma sul suo destino si era già aperto il dibattito, con tanto di percorsi partecipati e la promessa della vecchia amministrazione di promuovere un incontro pubblico con la popolazione di Darzo al fine di stabilire il da farsi. Una riunione che ad oggi non c'è mai stata, ma le associazioni del paese hanno da tempo avanzato una serie di proposte, fra cui la sistemazione di un tornante della strada Asuc che sale verso la località Marigole, la valorizzazione di malga Valdonea, fondi a favore del recupero delle miniere di Darzo e la sistemazione del campetto da calcio del paese. (s.m.)













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