«Ciao “Bubu”, ti terremo sempre nei nostri cuori » 

Roncone, il funerale. Tanta gente e tutti gli amici si sono stretti alla famiglia di Cristian Bertoni Commosso addio dei polenter del Calderon e della Pro Loco: «Avevi un entusiasmo senza limiti»


Aldo Pasquazzo


Roncone. Ieri dentro la chiesa di Santo Stefano di Roncone la corale parrocchiale diretta da Rosanna Colombo intona subito il brano “Ti seguirò” mentre all'omelia il celebrante si chiede «perché, a distanza di pochi giorni, Cristian e Paolo sono stati strappati dalle loro comunità. Erano apprezzati e benvoluti ma purtroppo non sono più tra noi». Il prete parla poi «della sofferenza che dovrà essere superata. L'amore è più forte della morte».

La tragedia nella quale Cristian Bertoni ha preso la vita, ricordiamo, era avvenuta martedì a Rango nel Bleggio. Là Cristian, per conto dell'Ediltione, era alle prese di un chiusino. E là ha cessato di vivere, in solitudine. L'autopsia effettuata di ieri l'altro sembra escludere responsabilità di terzi.

Tanti amici commossi

Ad accompagnare Cristian Bertoni c'era molta gente ad iniziare dai suoi “polenter” del “Calderon” e dagli amici della Pro loco. Indossano la tradizionale felpa di colore giallo e sono a metà chiesa con tanto di magone. A messa inoltrata la corale riprende con il canto di Alleluia, poi Fiumi di Pace e per ultimo Io ti cerco. Tra i banchi gli assessori comunali luigi Bianchi e Susan Molinari, il presidente del Bim del Chiese Severino Papaleoni e l'assessora del comune di Storo Ersilia Ghezzi di cui lo scomparso era coetaneo. Poi il presidente della Pro loco di Storo Nicola Zontini e il presidente di Agri ’90 Vigilio Giovanelli.

Il ricordo

Ian Bazzoli fa parte della Pro Loco dentro la quale Cristian faceva parte. Dalla balaustra, con tanta commozione, è lui a parlare per tutti. «Assieme ne abbiamo passate tante ma soprattutto sono altrettante le cose che ci hai insegnato. La tua voglia, il tuo entusiasmo nel dire e nel fare le cose non aveva limiti. Facciamo fatica a credere che quando sarà ora di fare la polenta “ti no te ghe sarè pù” ed è da lì che inizieremo a sentire il tuo vuoto». Poi con gli occhi rivolti alla bara e ai suoi familiari conclude: «Cristian grazie di tutto, ti terremo sempre nel cuore. Ciao grande “Bubu”. La tua Pro Loco, la tua contrada, i tuoi polenter».

Sul sagrato, a funzione conclusa, la benedizione della salma e il trasloco alla camera mortuaria del cimitero dove lunedì l'agenzia funeraria Compostella trasferirà la salma a Mantova per la cremazione.













Scuola & Ricerca

In primo piano