Cedro in piazza, in 113 lo vogliono in piedi 

Storo, ieri lo spoglio del referendum. La vicesindaco Giacometti: «Terremo conto del verdetto»


di Stefano Marini


STORO. Il cedro di Storo deve vivere. Questo il parere espresso da quasi il 70% dei votanti che la scorsa settimana si sono recati al seggio allestito presso la biblioteca comunale. Un'indicazione alla quale l'amministrazione di Storo ha promesso di attenersi. Le opzioni di voto erano 3. La prima, quella rivelatasi poi vincente, riportava "Mantenere il cedro, applicando i tiranti e procedendo alla potatura periodica per migliorarne l'estetica". La seconda invece proponeva una via di mezzo, suggerendo di "Abbattere il cedro e sostituirlo con una nuova pianta". Più drastica infine la terza opzione, scelta da chi desiderava "Abbattere il cedro e lasciare la piazza vuota".

Le operazioni di voto si sono svolte da lunedì 1 a sabato 6 ottobre ma lo spoglio delle schede è stato effettuato solo ieri dalla vicesindaco Stefania Giacometti, dall'assessore alla cultura Ersilia Ghezzi e dalla consigliera Lara Gelmini.

Alla fine il risultato è stato chiaro. Su 162 abitanti di Storo paese (non di tutto il Comune, perché la questione è stata ritenuta un fatto attinente alla "storesità" tout court) che hanno espresso la loro preferenza, 18 hanno votato per togliere di mezzo la pianta sgomberando la piazza, 31 hanno optato per la sostituzione dell'albero e ben 113 hanno dato indicazione di tenere l'albero attuale, mettendolo in sicurezza.

«Siamo soddisfatti del risultato - ha ribadito la vicesindaco Giacometti - era la prima volta che a Storo un'amministrazione comunale dava ai cittadini il diritto di decidere direttamente riguardo ad una questione di interesse per la comunità. È stato un primo passo importante e ne seguiranno altri. Dallo scrutinio è emersa un indicazione molto chiara dei votanti per il mantenimento con messa in sicurezza del cedro, un verdetto che terremo in debito conto».













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