Al Consorzio turistico Valenti ha chiuso un ciclo 

Roncone, dopo dieci anni di presidenza traccia un bilancio molto positivo Per il futuro? «Bisogna innovare nella continuità e servono persone motivate»


di Stefano Marini


RONCONE. Fine di un ciclo. Questa la definizione usata da Massimo Valenti, presidente del Consorzio Turistico Valle del Chiese per introdurre i cambiamenti destinati ad arrivare col 2018 per la sua associazione. Dopo quasi 10 anni di presidenza, in Valle del Chiese si era diffusa la voce che Valenti intendesse lasciare il suo posto, in scadenza proprio quest'anno, una circostanza che il diretto interessato non conferma, parlando piuttosto di una fase che si è chiusa e di un futuro all'insegna dell' "innovazione nella continuità".

Presidente Valenti, gira voce che quest'anno non si ricandiderà, è vero?

Posto in questi termini il discorso è sbagliato. Il 14 dicembre ho partecipato ad una conferenza dei sindaci nella sede del Consorzio, il 27 ho visto i presidenti delle Pro Loco. Ho fatto il punto sull'attività 2017, ricca di successi e abbiamo fatto una valutazione su questi 10 anni di presidenza. Il quadro è ampiamente positivo, sia per i numeri che per la qualità delle attività svolte. Penso ad esempio all'integrazione dell'Ecomuseo nel Consorzio, partita fra mille polemiche di stampa ma già conclusa con successo.

Avete aperto il bando per assumere un tecnico dell'area cultura.

Esatto. I curriculum sono già in arrivo. C'è tempo per presentarli fino alle ore 12 del 22 gennaio. Si tratta di un contratto a tempo determinato di 12 mesi rinnovabile fino a 36 mesi. La fase emergenziale che ci aveva costretto ad effettuare incarichi diretti è finita e come promesso si torna ad assumere con selezione pubblica.

Qual' è il bilancio dei suoi 10 anni di presidenza?

Dal 2009 ad oggi si è chiuso un ciclo. Siamo partiti dalla fusione dei 2 consorzi turistici (Alta Valle Giudicarie e Valle del Chiese, ndr). Nel 2011 abbiamo presentato un piano di sviluppo triennale a Condino, poi il marchio Valle del Chiese, abbiamo definito ruralità e outdoor quali elementi distintivi del nostro prodotto turistico, stipulato partnership con realtà pubbliche come Bim, Comunità di Valle e Consorzio Turistico Giudicarie Centrali, col quale bisognerà sempre più potenziare la nostra collaborazione a mio avviso valutando anche una nuova fusione. C'è stato un rafforzamento dell'asse con Trentino Marketing, la valorizzazione dei nostri prodotti tipici, un nuovo marchio per l'ecomuseo, l'avvio all'interno di "Trentino fishing" di un "fish pass" della Valle del Chiese. Abbiamo ottenuto il riconoscimento della "region Valle del Chiese" da parte di Booking.com. In 10 anni gli obiettivi strategici sono stati conseguiti. Si è passati da semplice consorzio pro loco a ente strategico per lo sviluppo territoriale e ora il territorio della Valle del Chiese può finalmente vantare una propria identità dal punto di vista turistico. Merito anche del nostro personale, valido e puntuale.

Se è finito un ciclo cosa succede adesso?

Bisogna innovare nella continuità. Servono persone competenti e motivate che aiutino l'ente a crescere ancora. Per ora i membri del direttivo del Consorzio devono essere membri delle pro loco, e forse il meccanismo si potrebbe rivedere. Mi piacerebbe che le indicazioni sui nuovi amministratori del Consorzio passassero dal confronto fra istituzioni comunali e pro loco, un tavolo dal quale far emergere le migliori personalità piuttosto che una lotta per il posto.













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