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Ghiacciai, neve fresca fino al 40% sopra la norma: buone riserve d’acqua per i prossimi due mesi

I risultati preliminari delle misurazioni di accumulo invernali in Alto Adige: sulla Vedretta Lunga secondo dato dopo il 2013 (foto Asp/Thomas Windisch)



BOLZANO. Buone notizie per i ghiacciai altoatesini. Nei giorni scorsi si sono svolte le misure di accumulo invernale 2024, nell’ambito delle campagne glaciologiche di bilancio condotte dall’Ufficio Idrologia e dighe dell’Agenzia per la Protezione civile, in collaborazione con il Comitato Glaciologico Italiano e con il supporto dell’Ispettorato forestale di Vipiteno.

I risultati preliminari mostrano accumuli nevosi mediamente del 20-40 per cento superiori alla norma sia lungo la cresta di confine, sia nella zona dell’Ortles. Il surplus maggiore rispetto alla media di lungo periodo si registra nella parte Sud-occidentale dell’Alto Adige. La neve risulta generalmente molto compatta e distribuita in modo eterogeneo sulla superficie del ghiacciaio a causa dei forti venti invernali.

Le altezze medie misurate comprese mediamente tra 3,50 e 4,00 metri e le densità dell’ordine di 400 kg/m3 e oltre corrispondono a un cumulo della neve fresca invernale di 15 metri circa.

Nelle serie storiche l’accumulo di quest’anno – fa sapere la Provincia - si posizionerà indicativamente al terzo o quarto posto degli ultimi 20 anni, nel caso della Vedretta Lunga verosimilmente al secondo dietro solo all'inverno 2013/14.

I dati rilevati sul terreno sono confermati anche dalla modellizzazione dei processi di accumulo e scioglimento della neve che sono parte integrante dal modello di simulazione idrologica in uso presso l’Ufficio Idrologia e dighe e che mostrano un forte gradiente nella neve invernale residua disponibile in Alto Adige, praticamente nulla al di sotto dei 1800 metri e molto abbondante oltre i 2500 metri per un dato medio nella norma che garantirà buoni deflussi dei corsi d’acqua nei prossimi due mesi.













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