autonomia

Fugatti: "Guardare alla storia per costruire il futuro"

I governatori al primo appuntamento del cinquantenario del Secondo statuto. Kompatscher: "Soldi europei per la ripresa, dovremo essere bravi e responsabili”



TRENTO. "Dobbiamo guardare, ed è un po' anche questo il senso del 50/o del Secondo statuto, alla storia dei nostri territori per disegnarne il futuro. La dimensione internazionale che ci fu con l'accordo di Parigi del '46, lo Statuto del '48, la questione trentina e quella altoatesina che portarono al secondo Statuto d'autonomia, adesso c'è la volontà di capire le ragioni storiche per costruire il futuro dei territori, che noi abbiamo l'ambizione di definire speciali tra le altre specialità, che devono guardare avanti con forza e convinzione, senza mantenere una posizione difensiva e senza autoreferenzialità" ha detto il presidente della Provincia di Trento Maurizio Fugatti  in occasione del primo appuntamento del Cinquantenario del Secondo Statuto di Autonomia del Trentino Alto Adige. L'evento prende spunto dalla presentazione del volume "Autonomie speciali e regionalismo in Italia", curato da Luigi Blanco,  ordinario di Storia delle istituzioni politiche all'Università di Trento.

"Il Piano nazionale di ripresa e resilienza sarà un'occasionissima per rafforzare il ruolo di tutte le Regioni ma soprattutto di quelle a Statuto speciale. Dovremmo dimostrarci bravi e responsabili e dare una spinta all'idea del regionalismo inteso non solo come autonomia territoriale: spirito europeo, auto governo responsabile e solidale", ha detto  il presidente della Provincia di Bolzano Arno Kompatscher. "La nostra non è autonomia solo territoriale, ma speciale, perché tutela le minoranze, la cultura e la storia, ma soprattutto lo spirito di autogoverno responsabile, solidale, ad esempio con il risanamento al debito pubblico, e lo spirito europeo", ha concluso il governatore altoatesino. 

 

 

 













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