festa della donna

#finiscequi: per l’8 marzo Unitn lancia la campagna antidiscriminazioni

Nelle aule e sui social dell’ateneo esposte frasi che contengono molestie e esclusioni 



TRENTO. "Mi ha chiamata alla lavagna per l’esercizio. Come valletta”. “Si è abbassato per parlarmi. Sono sulla sedia a rotelle, non sono un bambino piccolo”. E ancora: “Mi ha detto che ho superato l’esame. Giusto perché sono carina”.

Frasi che contengono discriminazioni, esclusioni, molestie, rese visibili e condannate nella campagna lanciata dall’Università di Trento in occasione della Giornata internazionale della donna, domani 8 marzo.  «Un’azione di sensibilizzazione rivolta dentro e fuori l’Ateneo», dice la protettrice Barbara Poggio.

#finiscequi l’hashtag evocativo che richiama un impegno: quello di rifiutare d'ora in poi ogni affermazione lesiva basata su genere, etnia, orientamento sessuale, disabilità, età, religione o altri fattori identitari. Si ispira a questo principio la campagna di comunicazione che l’ateneo ha lanciato all'interno delle proprie sedi accademiche e sui social istituzionali.

Aule, sale lettura, laboratori e spazi comuni sono state allestite con manifesti in cui sono riportate frasi comuni, che ad una prima lettura appaiono neutre e inoffensive, ma che contestualizzate e specificate svelano discriminazioni, esclusioni, molestie. Frasi che possono causare disagio, escludere, discriminare, emarginare. Per sensibilizzare su questo tema l'Ateneo ha ideato e stampato centinaia di locandine con una trentina di soggetti diversi, oltre a qualche migliaio di segnalibri, in distribuzione nelle varie sedi delle biblioteche universitarie.

A questi materiali si aggiungono i volantini da appendere sulle bacheche con il talloncino da staccare per conservare il numero di telefono del servizio della Consigliera di fiducia di Ateneo, una figura a cui possono rivolgersi le persone che studiano e lavorano in Ateneo e che ritengano di aver subito situazioni di violenza, di molestie, di straining (stress forzato sul luogo di lavoro), di mobbing, di discriminazione. 













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