Turismo: «La promozione sul web è tutta da rifare» 

Fiemme e Fassa. Dalle “astruse” traduzioni dall’italiano al tedesco ai contenuti che inseguono iperboli senza proporre un’immagine vera: per Diego Dalmonego è il momento di porvi rimedio


Gilberto Bonani


Moena. Va in soffitta un anno da dimenticare e se ne apre uno nuovo denso di incognite ma con qualche seme di speranza. «Utilizziamo questo momento sospeso per ripensare la ripartenza iniziando dalla nostra immagine che veicoliamo attraverso la grande vetrina offerta dal web» afferma Diego Delmonego, guida turistica ed esperto ambientale di origine fiemmese ma con forti radici altoatesine. È proprio questa doppia appartenenza che gli permette di leggere da un particolare osservatorio i messaggi che Fiemme e Fassa, ma anche il Trentino, affidano ai molteplici siti che parlano della nostra terra.

Una prima critica che Delmonego esprime verso i siti istituzionali del Trentino e delle Apt è di aver effettuato una generica traduzione del testo dall’italiano al tedesco senza le opportune mediazioni. «Partendo da un testo scritto nella nostra lingua in maniera già farraginosa si ottiene un messaggio con elementi astrusi e improponibili che non trasmettono assolutamente nulla di nulla. Un cliente tedesco non lo si conquista con slogan all'italiana, ma con testi che lo catturino per la precisione e lo stile utilizzato. La lingua tedesca è tosta ma se scritta bene è "fließend" scorrevole, amabile e senza spigoli quanto l'italiano».

Ma non è solo questione di forma. Per Delmonego i contenuti non devono inseguire iperboli e potenzialità straordinarie ma proporre una immagine «vera» delle nostre vallate mettendo in luce la loro identità, la loro cultura, la loro storia. «Anche nei contenuti è necessario fare un’attenta cernita – continua Diego Delmonego – chiedendoci se i fruitori del nostro messaggio siano in grado di comprenderlo. Quindi accennare alla saga di Re Laurino senza i doverosi prerequisiti non ha senso come parlare di “tabià” senza darne una spiegazione».

In sintesi è opportuno approfittare di questa dolorosa interruzione per rivedere messaggi ma anche nuove forme di accoglienza con occhio fisso alle Olimpiadi invernali del 2026. «I siti internet in lingua tedesca, e in tutte le altre lingue – conclude Delmonego – sono da comporre "ex-novo" al più presto tenendo conto della mutata presa di coscienza nei confronti dell’ambiente e del territorio che Covid 19 ha indotto in molti di noi. Va riscritta da persone radicate nel territorio capaci di trasmettere non solo una qualificata fonte di informazioni turistiche, ma anche strumento di promozione di una vacanza culturale che va oltre a ogni moda e contingenza».















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