Strada infinita, approvata la variante 

Moena, in consiglio nuovo capitolo per la tormentata vicenda dell’azienda Chiocchetti. Sarà operativa dall’estate


di Gilberto Bonani


MOENA. Aggiunto un nuovo capitolo alla tormentata vicenda della strada per malga Sarcine al passo San Pellegrino. Il consiglio comunale ha approvato a maggioranza (due le astensioni) l’adozione definitiva della variante per opera pubblica al Piano regolatore generale. Ripercorriamo brevemente le traversie di una strada oggetto di contesa da otto anni dove vicende private e delibere pubbliche hanno creato una ragnatela da cui sarà difficile uscire. Tutto ha inizio con la realizzazione di una stalla da parte dei fratelli Chiocchetti nelle vicinanze della malga Sarcine di proprietà comunale. La nuova struttura purtroppo non ha un accesso proprio perché la strada insiste in parte su proprietà privata. Le parti interessate non trovano una soluzione e si affidano agli avvocati. Nasce un contenzioso anche tra fratelli Chiocchetti e Comune di Moena, visto che la licenza edilizia staccata dall’Ufficio tecnico vincola all'intero possesso della strada di accesso. Il dibattito segue tutti i gradi di giudizio e approda al Consiglio di Stato, che accoglie le ragioni dei fratelli Chiocchetti: la stalla si può fare anche senza il completo possesso della strada.

I proprietari dei terreni non ci stanno e chiedono l’annullamento della concessione alla Provincia che si trova a gestire in prima persona un caso delicato. Due le possibilità: seguire il diritto e annullare la concessione condannando l’iniziativa di due giovani allevatori o trovare tra le maglie dei codici una soluzione alternativa. La nuova proposta sembra vincente: realizzare una nuova strada che colleghi la Statale 346 alla vecchia malga Sarcine (di proprietà comunale) e, di conseguenza anche all’azienda dei Chiocchetti. La proposta ha un punto debole: passa ancora su terreni privati da anni in causa con i fratelli Chiocchetti. Dopo la prima approvazione della variante sono state raccolte osservazioni e contro osservazioni che però non hanno portato a una soluzione condivisa.

In fase di voto la minoranza (Cristina Donei e Maurizio Deville) hanno motivato l’astensione osservando che la giunta comunale non ha mai convocato le parti per trovare in extremis un accordo. Il sindaco Edoardo Felicetti ha ribattuto che le persone interessate al provvedimento hanno avuto lo spazio, previsto dalla legge, comunicando per iscritto i rispettivi punti di vista analizzati e vagliati dalla commissione edilizia che si è espressa poi all’unanimità. La vicenda però non è chiusa. In ossequio alla delibera provinciale i fratelli Chiocchetti si devono assumere l’onere della realizzazione della strada (costo valutato in 110 mila euro) e la successiva manutenzione. In settembre l'amministrazione comunale aveva proposto ai proprietari dell’azienda agricola la firma di un accordo preliminare, ma senza successo. Per nuovi sviluppi è necessario attendere la prossima estate, quando la variante sarà operativa.

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